A metà del campionato l'unica realtà è l'incertezza in testa e in coda
Come quasi sempre avviene i pronostici estivi velletariamente tentati alla conclusione del mercato stagionale sono stravolti dal campo che resta l'unico giudice infallibile delle sorti di ciascuna squadra. Ciò avviene perchè nel calcio , come nella vita, troppe si rivelano le variabili che possono cambiare risultati e giudizi troppo frettolosamente tentati da tanti esperti di settore. Al di là delle analisi circa la forza intrinseca di ogni equipe eventi impenetrabili possono cambiare le cosiddette "carte in tavolo". Su tutte le motivazioni con la costruzione di un gruppo solido rappresentano una grande spiegazione circa i successi parziali e quelli finali. L'esempio più eclatante di questa stagione calcistica è dato dalla classifica di Inter e Juventus divise da un gap tecnico tattico ancora esistente tra le due squadre ma quasi appaiate in classifica per merito di un lavoro societario conosciuto molto meglio da chi ne conosce meccanismi e dinamiche. Nessuno può pertanto prevedere il futuro della seconda parte della competizione sia per la tenacia che entrambe devono manifestare fino alla fine quanto per la diversità di impegni che potranno infuire sull'esito.
Al contempo forse solo il Napoli poteva e doveva far comprendere che ,dopo un successo a cui la Società partenopea non è abituata per continuità, la concentrazione e la stabilità sarebbero state molto difficili da mantenere anche per uno stravolgimento di conduzione societaria . Intanto in settimana la coppa Italia farà da cuscinetto pur restando un obiettivo importante per salvare la stagione di alcune. Bologna Atalanta e In parte la Fiorentina certamente si impegneranno allo spasimo. Durante il 2024 infine molti eventi extracalcistici ed istituzionali potrebbero ancor più contribuire all'incertezza. In coda valgono gli stessi concetti. Non credo invece molto all'influenza del mercato invernale pur con i dovuti cambiamenti previsti
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