Perché la Juve sta rinnovando i contratti ai calciatori non avendo il DS?

Dopo la penalizzazione di 10 punti inflitta la Juventus per il caso plusvalenze ed in attesa che inizi a breve il processo sulla manovra stipendi, la società bianconera ad oggi non conosce in maniera chiara il proprio futuro ma, in ogni caso, sta lavorando per capire quale sarà la squadra nella prossima stagione.

In attesa di comprendere quali margini di manovra ci siano per operare sul mercato, la Juve sta facendo alcune valutazioni anche sui giocatori da rinnovare, indipendentemente dal fatto che ancora non sia stato ufficializzato un Direttore Sportivo che, salvo clamorose sorprese, dovrebbe essere Cristiano Giuntoli, con il quale i bianconeri hanno un accordo verbale sulla base di 3-5 anni. Perché, allora, non attendere l’ufficialità del DS per poi ragionare meglio sulla squadra?

GRUPPO STORICO - Ogni club, in qualsiasi categoria si trovi, ha bisogno di giocatori appartenenti al gruppo storico della squadra, per avere una base “solida” e per far comprendere ai nuovi arrivati la filosofia dello spogliatoio e della squadra.

La Juventus ha diverse situazioni in ballo ma ha già rinnovato Danilo, Alex Sandro (attesa ufficialità), Pinsoglio e, da diverse settimane, ha riallacciato i rapporti per il rinnovo di Juan Cuadrado, al quale scade il contratto il prossimo 30 giugno.

In attesa di un nuovo DS, è il CFO Calvo a portare avanti le trattative su indicazione della società con l’avallo della proprietà.

DISCORSO ECONOMICO - Non conoscendo con chiarezza il proprio futuro e volendo conservare almeno una parte del gruppo storico, i rinnovi dei giocatori a scadenza rappresentano il “ricomprare” il cartellino dei calciatori che terminerebbero il proprio contratto. La valutazione della società, in questo caso, è molto semplice e prendo come esempio Alex Sandro: posso avere un difensore della qualità del brasiliano - al netto delle prestazioni e degli errori commessi - pagando circa 10-12 milioni come costo complessivo (stipendio + cartellino) andando a scandagliare il mercato? Detto che chiaramente ci sono opportunità in tutto il mondo, il ragionamento ha una base economica forte: non sapendo ancora i margini di manovra sul mercato, si potrà destinare il budget dei trasferimenti sul rafforzamento di altre posizioni in campo.

IL CLUB AL DI SOPRA DI TUTTO - La domanda sul perché rinnovare i calciatori senza aspettare il Direttore Sportivo ha una risposta molto semplice: il club è al di sopra di tutto. Una società come la Juventus, tra l’altro, non può e non deve posticipare alcune decisioni che ritiene strategiche e, oltre tutto, non può e non deve farsi condizionare troppo dai propri “dipendenti”.

Solitamente, è la proprietà a dare le indicazioni economico-finanziarie al Presidente e all’Amministratore Delegato/Direttore Generale/CFO che poi le riportano alla “parte tecnica”, con il Direttore Sportivo che dovrà cercare di far quadrare la parte economica - budget - con la parte prettamente di campo, intesa come costruzione della squadra e di risultati.

Il ragionamento secondo cui, al netto delle deleghe che verranno conferite, il Direttore Sportivo possa essere una sorta di uomo plenipotenziario è assolutamente fuori luogo e privo di ogni fondamento. Come esempio, per cercare di far comprendere meglio, prendo la conferma o l’esonero di Allegri.

Se qualcuno pensa che sia il Direttore Sportivo a decidere la permanenza o meno del tecnico di Livorno - che in caso di divorzio pretenderebbe una ricca buonuscita - per poi prendere l’allenatore che pensa sia il migliore, allora abbiamo compreso poco di come funziona un top club.

Se, invece, pensiamo che sia il Direttore Sportivo a dare delle indicazioni sulla propria visione per poi decidere di concerto con l’Amministratore Delegato - che riporta i fatti direttamente alla proprietà - allora siamo sulla giusta rotta per capire come funzionano le società strutturate come la Juve.

In attesa del nuovo DS, la Juve continua il proprio lavoro per cercare di allestire al meglio la squadra del futuro…