Chimenti: "Buffon è sempre stato un grande professionista, ma le capacità innate hanno fatto di lui un fuoriclasse"

L'ex portiere della Juventus Antonio Chimenti, che in bianconero ha mosso anche i primi passi nella sua nuova carriera di preparatore dei portieri, ha parlato oggi di Gigi Buffon ai microfoni di Radio Bianconera, nel corso di “Cose di Calcio”, raccontando innanzitutto come ha scelto di diventare un estremo difensore anche se fino ai 14 anni giocava in attacco: “A me piaceva Zoff già da quando ero piccolo e poi, quando mio papà giocava nella Sambenedettese, ha giocato gli ultimi anni con Tacconi ed io lo seguivo spesso. Dopo una partita mi regalò la sua maglia e pian piano quella passione che mi era entrata dentro è cresciuta fino a portarmi al cambio di ruolo. Gigi è uno che ha sempre lavorato con serietà e questo gli ha permesso di giocare fino a 45 anni.
È stato un grandissimo portiere, aveva qualità che pochissimi avevano, come un senso della posizione che gli permetteva di fare cose quasi impossibili con una semplicità che vista da fuori sembrava inconcepibile. Adesso arriva una fase particolare per lui, i primi tempi dopo il ritiro sono i più duri, ti manca l'aria dello spogliatoio e l'adrenalina della partita, poi piano piano ti abitui e inizi a fare altro, anche se la nostalgia del campo non va mai via del tutto”.
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