Pogba e il suo zampino nel 4-2 della Juventus alla Sampdoria del 18 gennaio 2014
Una partita importante per la classifica di entrambe, ma anche una sfida dal sapore particolare quella tra Juventus e Sampdoria, la prima dopo la morte di Gianluca Vialli, che ha onorato alla grande le due maglie. Considerando tutte le competizioni, sono 139 i precedenti fra le formazioni. La Juventus è in vantaggio con 74 successi a 27, con anche 38 pareggi.
Non sarà della sfida Paul Pogba per un problema, ma il 18 gennaio del 2014 allo Stadium ci fu anche il suo zampino nel 4-2 rifilato ai doriani di un altro grande che è scomparso da poco come Sinisa Mihajlovic. Allora, come oggi, il tecnico dovette rinunciare in extremis a un elemento chiave: stavolta Pogba, allora Bonucci, con Ogbonna al suo posto. Mihajlovic invece optò per Eder unica punta con alle spalle Gabbiadini, pronto a supportarlo, mentre Bjarnason e Wszolek dovevano disturbare la costruzione della manovra bianconera. Ma la Juve parte forte e dopo qualche azione sprecata al 18' trova il primo con con Vidal, imbeccato da Pogba, bravo a servirlo dopo una cavalcata di trenta metri. Dopo 6' è Llorente a trovare il raddoppio e la pratica sembra già archiviata, ma ci pensa Gabbiadini a riaprirla con la complicità di Barzagli. Però la Samp non ha fatto i conti con Vidal, che allo scadere realizza il rigore del nuovo +2. Ma le emozioni non finiscono, perché nella ripresa è Gabbiadini ancora una volta a mettere pressione, prima della rete definitiva di Pogba, che fulmina il portiere avversario da fuori area.
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