Rosucci: "Un anno fa neanche riuscivo a camminare. Vogliamo tornare a vincere"

Rosucci: "Un anno fa neanche riuscivo a camminare. Vogliamo tornare a vincere"TUTTOmercatoWEB.com
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martedì 31 dicembre 2024, 20:18Altre notizie
di Daniele Petroselli

Sul sito ufficiale della Juventus ha parlato in una lunga intervista Martina Rosucci, che ha confessato: "Come sto? Rispondere 'sto bene' è difficile, ma non intendo solo fisicamente, perché sarebbe una risposta superficiale. Da un lato ho raggiunto obiettivi che non pensavo possibili. Ma mi autodefinisco una malata ambiziosa, e per me è una 'condanna': se sono qui, alla Juve, c’è un motivo, e quindi continuo a vivere per quello che arriverà: ho ancora diversi obiettivi da calciatrice e continuo a lavorare per raggiungerli. Quest’attitudine alle volte ti ruba la pace, ma è anche lo stimolo ad avere sempre nuovi obiettivi, e nuovi sogni. E ne sono contenta, perché questo significa che sono nel mio posto, nel posto giusto. Ovviamente, nel concreto, non mi nascondo: voglio vincere, con la Juve, con le mie compagne".

E ha aggiunto: "Guardandosi indietro, è incredibile come le cose siano cambiate: un anno fa non riuscivo neanche a camminare: dopo l’infortunio al legamento crociato ho avuto un altro problema che era davvero difficile da capire. Una pubalgia, che esattamente un anno mi causava dolori fortissimi anche solo a muovermi: fitte improvvise, che arrivavano come coltellate dal nulla. Ho fatto mille visite, e non nego che ci sia stato un momento in cui stavo anche per gettare la spugna. E’ stato un periodo complicato: da un lato dicevo a me stessa che dopo tutte queste sofferenze non avrei potuto non premiarmi con il rientro, ma dall’altro vedevo il tutto lontanissimo. Guardavo le compagne a bordocampo e non riuscivo nemmeno a immaginare cosa si provava a giocare. E intanto, non miglioravo…".

Mentre sull'annata della Juventus Women ha confessato: "Dopo la fine di una stagione complicata, abbiamo vissuto un momento di rinascita nella seconda parte dell’anno e credo che un grosso merito lo abbia Stefano Braghin, che ha scelto le figure e le persone giuste: parlo di giocatrici, ma anche di staff, un insieme di scelte che sono state decisive fin dal principio. Mister Canzi ha colto la nostra voglia di tornare a vincere, che è qualcosa che risiede nel quotidiano. Credo che ogni giorno noi scegliamo cosa possiamo fare, cosa poter fare bene, cosa male; non solo, decidiamo anche che persone essere, singolarmente, e poi a livello relazionale. E in queste decisioni contano gli insegnamenti, arrivati in questi due anni più difficili. Perché va detto che sicuramente anche noi abbiamo sbagliato, come tutti: quindi è stato importante fare tesoro di questi errori, per esempio nel rapporto con le ragazze nuove arrivate in gruppo. Abbiamo tante compagne giovani, ma mature, e altre che hanno saputo fare un percorso di crescita incredibile".

E dopo aver ringraziato i medici che l'hanno curata all’ospedale Koelliker di Torino, ha ammesso: "Ho detto, in un’intervista, che il mio rientro è un miracolo, e qualcuno, delle persone che mi sono vicine, mi ha corretto, ricordandomi che è frutto della mia determinazione. Ma io so che in certi momenti mi guardavo intorno e non vedevo speranze: io mi sono rotta lo stesso ginocchio in tre occasioni. Alle volte basta un solo infortunio così per stroncare una carriera, al terzo è facile dire che è finita; è vero però che nella mia testa questo pensiero non c’è mai stato".

Infine sul prossimo anno: "Finiamo il 2024 con una gran voglia di vincere, perché abbiamo concluso bene e ripartiremo con la stessa voglia: nella nostra testa ci deve essere solo questo. La Juve vuole tornare al successo, abbiamo obiettivi importanti, e siamo dispiaciute di non poter giocare, a inizio gennaio, la Supercoppa. Anche il Mister è molto focalizzato, e sa che quando giochi per questa maglia, vincere è l'unica cosa che conta. Va anche detto che tenere i ritmi alti è molto difficile, ne te ne rendi conto quando non ci riesci. Nei primi anni della nostra storia vincevamo sempre, e alla fine quasi non ce ne accorgevamo. Poi, quando qualcosa ha cominciato a non andare per il verso giusto, ci siamo rese conto di quanto ogni vittoria non sia mai facile, né scontata: questa sensazione ci accompagna anche adesso che stiamo facendo un bel campionato, e sappiamo che non sarà facile mantenere questo ritmo, perché arriveranno momenti più duri, ci sarà la Poule, che di fatto propone solo scontri diretti; dovremo continuare a essere efficaci".