Prima giocatore, poi vice allenatore e adesso tecnico: la storia di Tudor e la Juventus

Si riannoda oggi il filo della storia di Igor Tudor alla Juventus - si legge sul sito ufficiale del club bianconero nel focus dedicato al nuovo tecnico -
Difensore roccioso prima, allenatore appassionato poi, Igor torna in bianconero per guidare la Prima Squadra maschile. Arrivato alla Juventus nell’estate del 1998 dall’Hajduk Spalato, Tudor si è subito imposto per la sua fisicità, la duttilità tattica e la capacità di rendersi pericoloso anche in fase offensiva. Con la maglia della Juventus ha giocato fino al gennaio 2005, contribuendo con la sua esperienza e il suo spirito combattivo a conquistare due Scudetti (2001/02, 2002/03), due Supercoppe Italiane (2002, 2003) e una Coppa Intertoto (1999). In rosa anche nella stagione 2006/2007, dopo un periodo al Siena, Igor però non scese mai in campo a causa di un lungo infortunio.
La sua solidità difensiva e la sua abilità nei colpi di testa lo hanno reso un giocatore prezioso sia come centrale che come esterno nella difesa a tre. E non sono mancati i gol: ben 21 in 174 partite ufficiali: tutti ricordiamo in particolare il tiro al volo al minuto 93 di Juve-Deportivo La Coruna, nel marzo 2003, che valse la qualificazione al turno successivo in Champions League. Dopo aver appeso gli scarpini al chiodo e intrapreso la carriera da allenatore, Tudor è tornato alla Juventus nella stagione 2020/21 come vice di Andrea Pirlo. In quel ruolo ha messo a disposizione della squadra la sua esperienza, contribuendo alla conquista della Coppa Italia e della Supercoppa Italiana.
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