Paparesta su Conceição: 'Se il giocatore simula un fallo, giusto ammonirlo'

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Gianluca Paparesta
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
Oggi alle 09:25Altre notizie
di Luca Cimini
L'ex arbitro a Radio Sportiva ha giustificato la decisione dell'arbitro Marinelli sull'ammonizione decisa per il giocatore della Juve contro il Cagliari

L’ex arbitro Gianluca Paparesta ha commentato gli episodi controversi legati all’arbitraggio di Juventus-Cagliari durante un'intervista su Radio Sportiva. Le sue dichiarazioni forniscono una valutazione approfondita sulla decisione dell'arbitro riguardo in particolar modo alla simulazione di Conceição sanzionata dall'arbritro Marinelli.

La valutazione dell'episodio
Paparesta ha sottolineato l'importanza di valutare le situazioni con un approccio oggettivo, piuttosto che da una prospettiva di tifoso o calciatore. “Se l'arbitro, essendo vicino all'azione, valuta che il contatto non giustifica un calcio di rigore, ha senso fidarsi di chi è più vicino all'evento”, ha affermato. Sebbene sia vero che il giocatore ha appoggiato la mano, solo l'arbitro può realmente giudicare l'intensità del contatto.

Simulazione e ammonizioni
L'ex arbitro Paparesta ha anche affrontato il tema della simulazione, dicendo: “Se un calciatore cerca di aggirare le regole e simula un fallo, è corretto che venga sanzionato con un'ammonizione”. Ha messo in discussione le affermazioni di un altro ex arbitro Gervasoni, che a OpenVar su Dazn aveva sostenuto che un semplice contatto potesse giustificare un rigore. “Solo l’arbitro in campo può percepire se il contatto è abbastanza forte da giustificare un intervento o se è semplicemente un appoggio per evitare di cadere”, ha spiegato.

Le dichiarazioni di Paparesta contrastano con quelle di diversi ex arbitri che hanno definita eccessiva l'ammonizione per simulazione a Conceição da parte dell'arbitro Marinelli. 

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