Gazzetta - Juve dove sei?

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Juventus
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di Luca Cimini

La Gazzetta dello Sport non usa mezzi termini nel commentare il pareggio della Juventus contro il Lecce, titolando: "Juve dove sei?". Un titolo che sintetizza perfettamente il momento di difficoltà della squadra di Thiago Motta, incapace di chiudere la partita e poi punita nel finale da un Lecce mai arrendevole.

Il film della partita

La Juventus inizia forte e colpisce due pali nei minuti iniziali, ma poi la luce si spegne. Nonostante un avvio promettente, i bianconeri si perdono progressivamente, creando poco e lasciando spazio al ritorno del Lecce. Il tecnico giallorosso Giampaolo legge meglio il match e cambia volto alla sua squadra con le sostituzioni. Alla fine, la mossa paga: Rebic sigla al 93’ il gol che condanna i bianconeri, approfittando di una grave perdita di palla da parte della Juventus.

Dati preoccupanti

La Juventus ha vinto solo una delle ultime cinque partite ufficiali, un dato che evidenzia come i progressi tanto attesi non si siano ancora visti. Non è solo una questione di risultati, ma di approccio alle gare e capacità di gestione. Secondo la Gazzetta:

"La Juve non riesce a domare il Lecce, crede che dall’altra parte ci sia solo rassegnazione. Errore fatale, perché basta un attimo di distrazione per ribaltare tutto."

L’impressione è che la squadra di Motta pecchi di superficialità nei momenti decisivi, sottovalutando l’avversario e mancando di cattiveria agonistica per chiudere le partite.

Cosa non va

Nel gioco della Juventus emergono evidenti problematiche sia nella costruzione che nella fase offensiva. I due pali colpiti sono un'attenuante, ma non bastano a giustificare l'ennesima prova sottotono: pochi tiri nello specchio, poca precisione e una difesa che si spegne nei momenti cruciali. Inoltre, i cambi della Juventus non hanno dato la svolta sperata, mentre Giampaolo, dall'altra parte, ha saputo sfruttare al meglio la panchina.

Il Lecce ha dimostrato ancora una volta di essere una squadra capace di colpire al momento giusto. Al 93’, l’errore della Juventus in fase di impostazione ha regalato ai pugliesi un contropiede perfetto, chiuso dal destro vincente di Rebic. L’ex Milan fa esplodere lo stadio e lascia i bianconeri a bocca asciutta.