D'Agostino torna sul mancato passaggio alla Juve: "Fu un brutto colpo"
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Intervistato da Radio Serie A, l'ex centrocampista Gaetano D'Agostino è tornato con la memoria all'estate del 2008, quando era al centro del mercato europeo, con Juventus e real Madrid su di lui: "Ero in stato di grazia e tecnicamente in quel periodo ero secondo soltanto a Pirlo, ad Udine calciavo le punizioni e quando non c'era Di Natale anche i rigori, e segnavo sempre. A gennaio mi valutarono 11 milioni, ma fino all'estate segnai tantissimo e ad ogni gol, i Pozzo aggiungevano due milioni, tanto che i miei compagni mi prendevano in giro dicendo che se non mi fossi fermato non mi avrebbero più venduto...con il senno di poi avevano ragione loro. A trattare con i Pozzo per la Juventus c'era Alessio Secco, fu una trattativa estenuante, quando credevo che fosse fatta rifiutai il Napoli convinto di andare alla Juve, ma poi il trasferimento saltò e per me fu una brutta botta psicologicamente. Alla quale ne seguì poco dopo un'altra.
Mi chiamò Bronzetti per dirmi di prepararmi perchè al 99% ero del Real Madrid. Paradossalmente in quel momento la mia prima preoccupazione fu quella di dover palleggiare al Santiago Bernabeu, ma quando sembrava tutto fatto si presentò da me il presidente Pozzo per dirmi che non mi avrebbero ceduto. Imprenditorialmente ho una stima enorme per quella famiglia, grazie alla loro gestione io stesso ho potuto esprimermi al massimo, perchè loro mi hanno aspettato, ma quella possibilità di giocare a Torino o a Madrid avrebbero dovuto concedermela".
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