Senza Vlahovic, la Juve di Motta ha una doppia opzione: Yildiz o Weah

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di Quintiliano Giampietro
Sabato contro il Milan la Juve di Motta dovrà rinunciare a Vlahovic, alle prese con il problema muscolare: per sostituirlo in lizza Yildiz e Weah

“Non tutti i mali vengono per nuocere” è un detto pertinente per il momento della Juve di Motta: out Vlahovic, Yildiz o Weah le opzioni per la Juve di Motta. Della serie, quando un problema potrebbe trasformarsi in occasione. La possibilità di vedere la squadra bianconera senza un vero centravanti, con il cosiddetto falso nove. Come piace a Thiago, o meglio come l'allenatore italo-brasiliano era abituato con Zirkzee a Bologna. Giocatore diverso, altre caratteristiche, ma stessi principi di gioco. Comunque sia, va reinventato il fronte offensivo. Fermo restando Conceicao e Koopmeiners sulla linea della trequarti, in caso di 4-2-3-1, il turco e lo statunitense si giocano il posto da terminale dell'attacco. L'altro completerebbe proprio il reparto alle spalle della punta. Entrambi godono di un ottimo momento di forma. 

Sia Yildiz che Weah hanno messo a segno 4 gol finora. Il diciannovenne turco è andato a segno con la sua Nazionale, confermandosi dopo il gol alla Bettega nel derby. Fermo restando che deve crescere ulteriormente, la maglia numero 10 della Juve pare gli pesi sempre meno. A San Siro Kenan ha già lasciato un segno di quelli indelebili, grazie alla splendida doppietta (da subentrante) che ha permesso ai bianconeri di pareggiare il Derby d'Italia con uno scoppiettante 4-4, quando ormai la sconfitta sembrava cosa certa. Qualche volta il suo idolo Del Piero, in passato si sono “trasformati” in falsi centravanti diversi fuoriclasse, come per esempio Baggio e Totti. Che sia di buon auspicio. Weah con Motta è rinato rispetto all'anonimato della passata stagione. Il suo ruolo è esterno, ma in qualche frangente ha già fatto il centravanti, per esempio contro il Napoli. E con un'azione da numero 9, ieri ha realizzato il gol con la maglia degli Stati Uniti, contro la Giamaica. Sabato potrebbe toccare proprio a lui. Probabilmente sotto gli occhi di papà George, Pallone d'Oro con il Milan, ma da sempre tifoso della Juve.