Podcast

Barillà a RBN: "Motta tra basso profilo e presunzione. La Juve ha delle regole. Su Vlahovic..."

Barillà a RBN: "Motta tra basso profilo e presunzione. La Juve ha delle regole. Su Vlahovic..."
Ieri alle 10:15Primo piano
di Quintiliano Giampietro
Antonio Barillà analizza il momento Juve alla luce dell'eliminazione dalla Champions League, con Motta chiamato a modificare alcuni aspetti

Dimenticare il tonfo in Champions League e rialzarsi è l'imperativo in casa Juve. A partire dal match di domenica contro il Cagliari, ora massima concentrazione sul campionato, con l'obiettivo di conquistare la qualificazione alla Coppa più prestigiosa. Come era prevedibile, Motta è finito sul banco degli imputati per il discorso tecnico-tattico ed in generale per la gestione del gruppo. Servirà maggiore flessibilità da parte dell'allenatore italo-brasiliano, per esempio anche in relazione al caso Vlahovic, finito ormai nelle retrovie. Discorso societario, molti invocano l'ingresso di un elemento che conosca il mondo bianconero, magari liberi Giuntoli da alcuni compiti dirigenziali Di questo ed altro, in ESCLUSIVA a Fuori di Juve, ha parlato Antonio Barillà, prima firma de La Stampa. 

Su quali ripercussioni possa avere l'uscita dalla Champions League, ha un'idea ben precisa Barillà: "Intanto si tratta del secondo obiettivo stagionale fallito dopo la Supercoppa italiana. Potrà pesare tantissimo. A questo punto, la contemporanea uscita di Milan e e Juve, complica anche la possibilità di accedere in Champions con il quinto posto. Quindi sono obbligate ad una lotta estenuante, perché chi rimarrà fuori tra i due club che hanno investito tantissimo, avrà serie ripercussioni di natura economica. Non si tratta dunque solo di prestigio sportivo per l'unico obiettivo ormai rimasto, appunto il quarto posto, anche se è poco rispetto alle spese sostenuti. Ciò che a me dispiace di più, non è solo il risultato perché può succedere di perdere, ma anche la reazione che c'è stata nel post partita contro il PSV. Io ho trovato strano le parole di Motta. Non si può liquidare in quel modo l'accaduto, con un semplice "ripartiamo da Cagliari". Sono andati in fumo un traguardo prestigioso e un capitale. Ogni tanto ci si può anche fermare, riflettere sulle proprie idee, assumersi le colpe, fare autocritica su quanto accaduto. Spesso mi chiedo quanto sia sottile il confine tra basso profilo caratteriale e presunzione".

Nel podcast l'intervento integrale