Juve in Champions League, purchè Tudor mantenga la stessa media punti

Juve in Champions League, purchè Tudor mantenga la stessa media puntiTUTTOmercatoWEB.com
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Oggi alle 11:30Primo piano
di Quintiliano Giampietro
La Juve è padrona del suo destino in chiave Champions League: obiettivo raggiungibile se Tudor continua su questa scia di risultati

La Champions League è l'obiettivo dichiarato e indispensabile per la Juve di tudor. Restare nella Coppa per club più prestigiosa è doveroso per la storia del club, ma soprattutto per l'aspetto di natura economica. Solo la partecipazione assicurerebbe introiti per circa 50 milioni, non un dettaglio in questa fase, considerando la politica di risanamento dei conti intrapresa da qualche anno, con l'obiettivo di conseguire il pareggio di bilancio nel giro di un paio di stagioni. I numeri del breve cammino di Tudor fanno sorridere, ma vanno mantenuti in questo rush finale. In quattro gare, l'allenatore croato ha totalizzato 10 punti: 3 grazie ai successi su altrettante partite casalinghe contro Genoa, Lecce e Monza, uno in casa della Roma, nessuno a Parma. Il tonfo del Tardini ha rallentato la corsa, ma la media di media di 2 punti a match resta importante e se mantenuta sarebbe sostanzialmente sinonimo di obiettivo centrato perché i bianconeri chiuderebbero a quota 70.  

I prossimi due impegni sono gli scontri diretti in casa di Bologna e Lazio, attualmente quinta e sesta, staccate dalla Juve rispettivamente di 1 e 2 punti. Con questo trend in fondo potrebbero bastare anche due pareggi al Dall'Ara e allo Stadio Olimpico, dando per scontato il doppio successo nelle ultime due giornate contro l'Udinese allo Stadium e a Venezia. Conteggi a parte sono tanti i fattori in ballo in questa lotta per la Champions. Per esempio due delle squadre in lizza, Bologna e Fiorentina, hanno gli impegni di Coppa Italia e Conference League. Non è poco. La Juve deve però innanzitutto pensare a se stessa, al suo stato di salute. La squadra deve dimostrare che la brutta prestazione di Parma è stato un passaggio a vuoto isolato, anche se la ripresa contro Il Monza ha suscitato qualche riflessione. Fermo restando le assenze e il discorso tecnico/tattico, conterà molto la questione mentale. Se non stai bene con la testa, le gambe non vanno. Tudor lo sa e sta lavorando molto su questo aspetto, in realtà dal primo giorno in cui è arrivato alla Continassa. Motta ha lasciato ad Igor un gruppo psicologicamente vulnerabile.