Ferrero: "Patteggiamento e accordo con l'UEFA scelte necessarie"

Le prese di posizione più forti da parte degli azionisti della Juventus nel corso dell'Assemblea riguardano il patteggiamento avallato dalla società e un senso di arrendevolezza che molti hanno imputato alla nuova dirigenza. Le risposte del presidente Gianluca Ferrero sono arrivate puntuali: "La dialettica è una cosa positiva e noi faremo tesoro di critiche e suggerimenti. Detto questo, qualche giorno dopo la mia nomina c'è stato un processo di giustizia sportiva dal quale pensavo di uscire con una multa e ne sono uscito con un -15 in classifica, e di quel tribunale io ho accettato di rispettare le sentenze nel momento in cui mi sono iscritto al campionato. Noi ci difendiamo nelle sedi competenti e facendo affidamento ai migliori avvocati, cosa devo fare? Mettermi la pelle sulle spalle e attaccare il Campidoglio? In seguito alle nostre mosse sono arrivate le assoluzioni di alcuni dirigenti e il -10.

Non è un granché però siamo ancora nella rosa Uefa. Sulla questione stipendi, visto cosa era accaduto al primo giro, abbiamo optato per il patteggiamento, a chi mi dice che ho calato le braghe rispondo che abbiamo pagato 700 mila euro di muta e abbiamo chiuso la partita. Riguardo l'UEFA, si rischiava di star fuori dalle coppe per tre anni, e se un anno senza competizioni europee ci costa oltre 100 milioni, quanto ci verrebbe a costare restare senza per più stagioni? È qualcosa che non possiamo permetterci, se non corriamo in queste competizioni non possiamo sostenere il bilancio. Ci siamo adeguati, abbiamo rinunciato alla Conference e oggi il risultato è che la squadra c’è, gioca, è seconda, si gioca una sfida straordinaria domenica, siamo sicuri che il prossimo anno saremo in Coppa, se ho sbagliato lo vedremo prima o poi, per oggi ho inteso muoversi così con il CdA".