Episodio Chiesa-Darmian: ora servono segnali di coerenza (da tutti)

Episodio Chiesa-Darmian: ora servono segnali di coerenza (da tutti)TUTTOmercatoWEB.com
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martedì 5 dicembre 2023, 13:15Primo piano
di Mirko Nicolino
L'ascolto dell'audio arbitro-VAR di Juve-Inter non placa le polemiche: il protocollo continua ad essere interpretato, ma...

Continua a far discutere l’episodio avvenuto durante Juventus-Inter in occasione del gol dell’1-1 siglato da Lautaro Martinez. L’azione inizia con una contatto tra Federico Chiesa e Matteo Darmian, che l’arbitro non ravvisa come fallo e sul quale il VAR sorvola. Secondo l’ultima interpretazione del protocollo (che continua comunque ad essere ballerino) sia il direttore di gara, sia gli assistenti davanti al monitor hanno agito in maniera impeccabile, come confermato anche a DAZN in occasione dell’ascolto dei relativi audio.

In sostanza, la versione dell’Aia è: quello tra Chiesa e Darmian è un corpo a corpo normale, che l’arbitro vede e non valuta come falloso, non ci sono colpi al volto, il VAR procede con un silent check e l’azione termina con una rete regolare. Insomma, la differenza con l’episodio Kean-Faraoni relativo a Juve-Verona è rappresentato dal fatto che in questo caso specifico non c’è contatto con il volto. Posto che per quanto mi riguarda, non è fallo nemmeno quello di Kean, perché il contatto della mano del centravanti bianconero col volto del difensore Scaligero è di entità lievissima (tanto che Faraoni si rialza e guarda il prosieguo dell’azione, per poi stramazzare a terra come se fosse stato colpito in faccia da una mazza da baseball), la memoria non può non tornare a Juventus-Napoli dello scorso anno.

Alla Juve, in quel caso, fu annullato un gol di Angel Di Maria per un “corpo a corpo” tra Milik e Lobotka. In quel caso, il centravanti polacco dei bianconeri anticipò nettamente il centrocampista azzurro, che stramazzò a terra portando così all’annullamento della rete dopo check al VAR, dopo che l’arbitro aveva deciso live di non prendere alcuna decisione. Praticamente, in quel caso era vigente un altro protocollo, oppure c’erano indicazioni diverse sull’interpretazione dello stesso. La mia posizione rimane chiara e netta: non annullerei mai marcature arrivate dopo azioni di questo tipo. È gol valido quello di Lautaro, così come sono assolutamente limpidi quelli annullati alla Juventus.

Dobbiamo assolutamente pretendere che ci sia uniformità di giudizio ma soprattutto che questo “casino di protocollo” (cit. Ivan Zazzaroni) sia univoco e che non ci siano millemila interpretazioni. Allo stesso modo, quale sia il nostro tifo personale, è importante anche noi addetti ai lavori siamo coerenti e non analizzare gli episodi facendoci condizionare dalla maglia, altrimenti la credibilità va a farsi benedire.