Coperta già corta per Motta in difesa e a centrocampo?

Nel post PSV-Juventus si è discusso molto delle scelte effettuate da Thiago Motta prima e durante la gara, anche se probabilmente la questione andrebbe un po’ approfondita. Il tecnico italo-brasiliano ha ammesso di aver schierato Koopmeiners nonostante avesse avuto la febbre, lasciando in panchina Thuram. Inoltre, Cambiaso non era al meglio e pur essendo subentrato è stato poi costretto ad uscire anzitempo.

Una gestione che è parsa ai più approssimativa, ma che è anche conseguenza di infortuni e scelte di mercato a gennaio. In Olanda, oltre ai soliti tre lungodegente, mancavano per problemi muscolari Kalulu e Douglas Luiz e ora con l’infortunio di Renato Veiga, non c’è già più alternativa al duo Gatti-Kelly al centro della difesa (a meno di non abbassare Locatelli). Inoltre, con la cessione di Fagioli, è parso chiaro che a centrocampo basta un infortunio o una squalifica per accorciare la coperta, tanto che per lasciare McKennie sulla trequarti, a un centro punto Motta si è inventato Cambiaso mediano.

Sostituiti i difensori (anche se Alberto Costa fin qui non ha mai visto il campo) è stato sottratto un elemento a centrocampo, ritenendo che quelli rimanenti fossero sufficienti. Probabilmente si pensava che il peggio relativo agli infortuni fosse alle spalle, invece, nonostante il cambio di allenatore e di staff atletico, i problemi muscolari alla Continassa continuano a fioccare: contro il PSV si è aggiunto Veiga (come già detto sopra) e lo stesso Cambiaso, già alle prese con problemi alla caviglia, ha lamentato un fastidio all’inguine che sarà gestito nei prossimi giorni.

Certo, al netto della Coppa Italia, senza Champions League ora gli impegni diminuiranno e si spera che con più giorni di riposo e più tempo per preparare le partite, la Juve arrivi alle gare del weekend in una condizione atletica migliore e con una proposta migliorata, anche se raramente una squadra di calcio ribalta una situazione deficitaria nelle ultime settimane di una stagione.