Allegri: "La Juve ha scelto la strada giusta, quella della sostenibilità"
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Intervistato da The Athletic, Massimiliano Allegri ha parlato del nuovo corso in casa Juventus, con la società che ha deciso di rivolgersi ai giovani per garantirsi una gestione più sostenibile in ottica futura: "In prima squadra quest'anno possiamo vantare la presenza di tanti ragazzi cresciuti nel nostro vivaio, oltre a tanti altri in prestito in Serie A, da questo punto di vista il lavoro della società è stato eccellente. La nostra società sta cambiando e anche in Italia c'è meno passione per lo sport, lo sottolineano i numeri riportati qualche giorno fa da Repubblica, secondo cui entro il 2035 l’obesità in Italia aumenterà del 31% e che il 27% delle persone colpita saranno giovani. Il dibattito che andrebbe fatto è ampio, ma intanto il governo dovrebbe iniziare ad indirizzare il bambini verso lo sport". Tornando alla sua esperienza in bianconero, il tecnico spiega quelli che sono i dettami che la società gli ha chiesto di seguire: "Mi è stato chiesto di ringiovanire la squadra e di inserire tre giocatori della Next Gen ogni anno, rendendo più sostenibile la rosa anche a livello economico, favorendo l'abbassamento degli ingaggi ma mantenendo alta la competitività. Chiaro che il rendimento dei giovani è ondivago, passano da momenti positivi ad altri più bui, lo hanno sperimentato Miretti e Fagioli. Anche Yildiz lo farà.
I giovani hanno alti e bassi, non si raggiunge la maturità prima dei 26 anni. Poi ci sono quelli più forti mentalmente che ci arrivano prima, ma il picco è sempre tra i 26 e i 30 anni". Allegri ricorda poi la leggendaria striscia di nove Scudetti vinti dalla Juventus: "È una cosa che non accadrà più in Serie A, ci sono stati solo due cicli simili alla Juventus con cinque titoli consecutivi con Carlo Carcano e Carlo Bigatto negli anni trenta, poi al massimo la Juve ne ha vinti due di fila, quei nove Scudetti di fila hanno distorto la percezione di una realtà che è diversa". Infine un commento sulle differenze con la Premier e sulla nuova Champions: "Ormai non possiamo colmare il divario finanziario con il calcio inglese, la Serie A deve contnuare in questa direzione: lavorare sulla crescita dei giovani e sulla Next Gen. La nuova Champions ha un formato stile tennis, con le prime otto favorite a giocarsi la finale, per le altre sarà molto molto complicato".
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