Il derby non si gioca, si vince!
È stato il derby delle grandi emozioni, due su tutte. La prima l’ha vissuta Enzo Barrenechea che, a sorpresa, ha fatto il suo debutto da titolare con la maglia bianconera al posto di Leandro Paredes. La scelta di Massimiliano Allegri ha premiato gli ultimi allenamenti del ragazzo che ha ritardato la sua presenza in prima squadra a causa di un infortunio che ha rallentato la sua crescita. Il primo tempo non è stato agevolato dal gol preso dopo nemmeno due minuti con Dusan che tiene in gioco Karamoh.
Dopo qualche imbarazzo, Enzo ha iniziato pian pianino la sua partita fino a dettare i tempi della manovra meglio di quanto fatto dal suo connazionale più famoso nelle ultime gare in cui ha giocato. Messaggio chiaro dell’allenatore a Paredes: o ti svegli, o gioca il ragazzino. Vedremo se Leandro capirà e chiuderà la sua breve carriera bianconera con delle risposte degne del ruolo. La seconda grande emozione l’abbiamo vissuta tutti noi al minuto numero 68 quando il mister ha effettuato il cambio che aspettavamo da luglio. È tornato il POLPO PAUL e si è visto subito. Con il risultato fermo sul due a due, maturato nel primo tempo con i gol di Cuadrado e Danilo a pareggiare il secondo del Toro di Sanabria, Pogba e Chiesa hanno provocato un’iniezione di fiducia e adrenalina alla squadra che si è svegliata dal torpore e ha strappato in velocità il match con palle riconquistate, contrasti vinti e cross dentro l’area di rigore.
Da un traversone di Federico nasce il gol di testa del vantaggio con Bremer che esulta.
Da una punizione di Kostic arriva il poker firmato Rabiot.
I tifosi se ne vanno a casa felici perché ricordate: il derby non si gioca, si vince.
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