Baldassarri a RBN: "Creare un gruppo adesso è dura, ma c'è un aspetto che può favorire la Juve"

Ospite di “2 in Bianconero” su Radio Bianconera, lo psicologo Lorenzo Baldassarri ha parlato del momento complicato che vive la Juventus, che adesso deve voltare pagina dopo il disastro Coppa Italia e il rovente post partita: "Dopo le parole di Motta è difficile ricominciare a lavorare con la squadra, niente è impossibile, ma per come vedo io le cose la situazione sembra particolarmente complicata. Se si arriva a febbraio e c'è ancora tanta insicurezza in campo alla quale si aggiungono gli spifferi che  arrivano dagli spogliatoi è chiaro che qualcosa non va. Ci sono lacune riguardo il gruppo squadra, non c'è nessuna crescita nemmeno mentale nei singoli, e un esempio è Vlahovic, che continua a mostrare incapacità nel cancellare gli errori nel corso di una partita, sbaglia ed entra in un loop negativo, Koopmeiners invece sta dimostrando di non saper reggere la pressione. Motta? Il suo linguaggio non verbale è particolarmente indicativo e ci parla di una persona non serena né a proprio agio.

Certo è che è stato troppo intransigente, se dopo mesi le cose vanno male, qualcosina dovrebbe provare a cambiarla". In questa situazione, domani la squadra si ritroverà per preparare la sfida al Verona: "Che si possa creare un gruppo il primo marzo è particolarmente difficile, quello che può capitare di positivo è che ogni giocatore persegua i propri obiettivi anche personali, impegnandosi al massimo per raggiungerli, oltre che per rispettare il contratto che hanno. Faccio un esempio esagerato, se Vlahovic dovesse iniziare a segnare triplette da qui a fine stagione, magari a giugno la Juventus potrebbe pensare di darglieli quei 12 milioni a stagione. Sono professionisti con una carriera relativamente breve, per cui è nel loro interesse cercare di dare sempre il massimo".