Sacrificare alcuni giovani per rinforzare la squadra non è reato, ma necessità. La strada di Giuntoli ad oggi è quella giusta.

Sacrificare alcuni giovani per rinforzare la squadra non è reato, ma necessità. La strada di Giuntoli ad oggi è quella giusta. TUTTOmercatoWEB.com
martedì 16 luglio 2024, 00:01Editoriale
di Alessandro Santarelli

I vecchi ma sempre efficaci proverbi disegnano bene l’attuale momento, davvero interessante e da gustarsi giorno dopo giorni, che sta vivendo il mercato Juventus: “ non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca”. E’ proprio cosi, e forse i primi colpi ad affetto che hanno portato prima Douglas Luiz e poi Thuram alla Continassa, hanno leggermente sviato il tifoso bianconero. Tutto e subito è stato il pensiero, ma in realtà, per il forte mediano brasiliano, sono andati via Iling e Barrenechea, oggettivamente senza troppi rimpianti, mentre Thuram è stato un colpo da maestro di Giuntoli . Adesso però le cose dovranno cambiare. Gli obiettivi se verranno raggiunti, porteranno dietro qualche inevitabile sacrificio.

E qui si apre il dibattito, interessante e come sempre, grazie alla competenze del tifoso juventino, stimolante. Personalmente trovo doloroso, ma comprensibile il dover mettere sul mercato alcuni giocatori, possibili nuovi talenti, che abbiamo visto sbocciare in questi anni. Prendiamo il caso di Soulè, uno che di mercato ne ha davvero. L’argentino ha vissuto una discreta stagione a Frosinone, si è messo in mostra e ha fatto capire le ottime potenzialità. Da tenere? In una situazione florida e senza problemi di “ dobloni” assolutamente si. Sappiano bene però che le casse della Juventus hanno bisogno di ossigeno. Per arrivare, a Koopmainers, oggetto del desiderio di Motta e Giuntoli, servono soldi freschi. Il gioco vale la candela? Sulla carta, perché poi sarà sempre il campo l’unico e insindacabile giudice,si perché con l’olandese la Juve avrebbe un centrocampo completo sotto tutti i punti di vista ed ecco che allora i 30/ 35 milioni che si possono ricavare dalla cessione di Soulè diventano necessari.. Se poi invece, la cessione dovesse servire solo per cambiare ruolo su ruolo, a quel punto il mio personale ragionamento cambierebbe. Tanto per fare un esempio, non sacrificherei l’argentino per il tedesco Adeyemi.

Ma dobbiamo essere sinceri: la Juventus, soprattutto in questa fase di ricostruzione ha bisogno si di giovani talenti, ma anche di garanzie, di giocatori con esperienza alle spalle e con il famoso pelo sullo stomaco. Negli ultimi anni l’età media della squadra si è sensibilmente abbassata, ma quanti veri giocatori abbiamo visto? Yildiz non si tocca. Perché? Perché ha numeri, personalità e talento più degli altri. Ovviamente con ancora molto da dimostrare. Ma una certa favoletta, quella di giocare solo ed esclusivamente con i “ giovani” deve secondo me passare in secondo piano. Le squadre forti, quelle che ambiscono a vincere, hanno bisogno di miscele importanti, come nelle idee attuali di Giuntoli.

Dunque anche se ci saranno dei sacrifici, questi dovranno essere visti nell’ottica di un percorso di crescita volto ad un progetto almeno triennale ma con la speranza e la voglia di cominciare ad incidere subito. Il tempo ci racconterà..