La Coppa Italia conquistata e l’addio vicino di Allegri

La Coppa Italia conquistata e l’addio vicino di AllegriTUTTOmercatoWEB.com
venerdì 17 maggio 2024, 07:40Editoriale
di Franco Leonetti
L'allenatore della Juve appare a forte rischio esonero immediato, dopo le vicende a latere della finale di Coppa Italia

La conquista di un trofeo sul campo e il destino, fortemente in bilico, di Massimiliano Allegri, a rischio licenziamento immediato. Tutto a stretto giro di posta, in meno di ventiquattro ore la Juventus torna, finalmente, ad alzare un trofeo e il suo allenatore resta a chiaro rischio licenziamento, con una società infuriata per l’atteggiamento irrispettoso del proprio allenatore, reo di aver trasceso in atteggiamenti, giudicati dalla proprietà lesivi e ingiustificabili. Lo yin e lo yang di una Juventus che non riesce proprio a trovare pace nemmeno nelle vittorie, dopo due annate complicatissime e permeate da tanti fattori che ormai tutti conoscono a menadito. Che la storia di Allegri sia agli sgoccioli con il sodalizio bianconero è ormai un fattore di dominio pubblico, ma nemmeno il più celebrato degli scrittori di romanzi d’azione e di sceneggiature shockanti, poteva pensare ad un epilogo così roboante e scenografico. L’atteggiamento debordante e furibondo di Allegri si è notato a partita in corso, con la protesta reiterata con tanto di giacca e cravatta volati via e il cartellino rosso ad espellerlo, e ancor di più per la plateale disapprovazione nei confronti di Giuntoli, subito dopo la gara e poco prima della premiazione, un episodio che ha lasciato un profondissimo segno; un fattore che a portata di telecamere, non poteva non essere visto o notato. Lo show nevrastenico e fuori controllo, come da testimonianze riportate, è proseguito nella pancia dello stadio, con le ormai note situazioni ostili nei confronti di un collega giornalista.

Una condizione ritenuta intollerabile per dirigenza e proprietà bianconera, attualmente in fase di valutazione, e che potrebbe venir ritenuta degna di licenziamento in tronco, a sole due giornate dalla fine della stagione, e ad obiettivi ormai conseguiti. A prescindere dall’amara ricostruzione dei fatti e dai macigni che l’attuale allenatore della Juve ha voluto cavarsi dalla fatidica scarpa, con maniere non in linea con lo stile aziendale, ciò che fa specie e provoca lancinante dispiacere, è che questa Juventus pare essere entrata in una sorta di limbo, che si nutre di fortissima discontinuità, anche quando ci sarebbero solamente momenti gioiosi da festeggiare. E la conquista della Coppa Italia è stata un’occasione degna di tale etichetta glorificante. L’ambiente, con i tifosi in primis, attendevano spasmodicamente la finale dell’Olimpico per tornare ad assaporare antichi aromi ed ebbrezza sportiva, legati ad un trofeo sollevato al cielo. Tutto ciò è finalmente successo, condito da una grande prestazione della squadra, che ha esaltato un tifo torrido e instancabile, imperniato su assordanti decibel: insomma tutto era pronto per vivere una notte di gloria, dopo tante delusioni e stagioni torturate da mille fattori, incluso quello delle ingiustizie extracampo. La festa c’è stata, ma il risveglio mattiniero ha posto a margine la splendida vittoria, portando con se veleni e impreventivabili risvolti, almeno sino a ieri sera, con un gusto amarissimo a strisciare sulle note esaltanti vissute fino a poche ore prima.

Un Allegri sul limitare del baratro con la Coppa Italia in mano, appena conquistata, è un fatto bizzarro, quanto anomalo, che stranisce. Una Juventus che torna a vincere, dopo tante sofferenze e delusioni stagionali, non riuscendosi nemmeno a godere il trionfo è ancor di più cosa che colpisce al cuore e fa davvero male. A prescindere da tutta la situazione, ormai chiara, ciò che si è percepito, sino ad oggi, è una linea societaria fuori linea con i desiderata dell’allenatore. Tutto poteva, e doveva, essere gestito molto meglio da parte di un club che si chiama Juventus, non tralasciando nessuno degli interpreti e degli attori principali di questa vicenda, sfuggita totalmente al controllo dovuto. Allegri paga comportamenti non osservanti delle norme societarie, ora si attendono solamente i risvolti ufficiali della spiacevole vicenda, che potrebbero arrivare a breve o all’indomani dell’ultimo impegno di campionato. Tutto dipenderà dalle valutazioni e dalle decisioni che la proprietà assumerà nelle prossime ore. Pleonastico aggiungere che il destino per l’allenatore è segnato, è sarà distante dagli amati colori bianconeri. Il ritorno al grande entusiasmo di una vittoria e della conquista della quindicesima Coppa Italia avrebbero meritato uno scenario, e dei risvolti, decisamente diversi in casa Juventus.