Vieri: "La Champions persa con la Juventus una delle delusioni più grandi"
All'inaugurazione del nuovo flagship store di Iliad in via Torino a Milano è intervenuto l'ex calciatore Christian Vieri, che ha raccontato la sua storia: "Ero in Australia, ho iniziato da terzino sinistro. Poi dopo sei mesi avevo fatto più gol degli attaccanti e ho detto al mio allenatore di mettermi davanti. Ero una specie di Roberto Carlos più grosso. Mi ha messo in attacco, ho fatto 15-20 gol e ho continuato così. Il mio sogno era giocare in Serie A e nazionale, lo dissi a mio padre che mi disse di trasferirmi da mio nonno a Prato. E non sono più tornato. Mio padre aveva giocato a calcio, sono stati bravi a lasciarmi libertà di scelta".
E sulle sue delusioni ha detto: "Sì, quando perdi le partite. Umane? No. Quando non sono andato al Mondiale perché mi sono rotto il ginocchio. Quando ho perso la finale di Champions con la Juve. Quando ho perso il cinque maggio con l’Inter. Fanno parte dello sport, però è bello esserci: sono partito dall’Australia, quando sono arrivato in Italia andavo a vedere Baggio in curva e dopo sette-otto anni poi ho giocato in Nazionale e nell’Inter con lui". Mentre sugli attaccanti che gli somigliano non ha dubbi: "Vlahovic, Lukaku, Haaland, Dovbyk. Per caratteristiche siamo simili. Dovbyk è forte forte".
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