Tudor in conferenza stampa: "La classifica non mi preoccupa. Ci è mancata la cattiveria e la voglia che servono per segnare"

Igor Tudor, allenatore della Juventus, parla in conferenza stampa, della sfida andata in scena questa sera contro il Parma.
Come si spiega questa prestazione?
"Una sconfitta che non ci voleva, ma è ancora tutto aperto. Nulla è compromesso. Nel primo tempo loro hanno vinto qualche duello in più di noi, hanno fatto un primo tempo di alto livello, noi no. Loro hanno trovato questo gol. Nel secondo tempo abbiamo fatto solo noi la partita, ci è mancato un tiro pulito, la cattiveria e la voglia che servono per segnare. Il Parma è in un buon momento".
Quanto la preoccupano le difficoltà sotto porta dei due attaccanti?
"Io lavoro e scelgo ogni settimana, cerco di far crescere tutti. Abbiamo fatto un mese buono di lavoro, oggi abbiamo provato con le due punte e Nico, ci aspettavamo di più ma per fortuna si gioca subito tra quattro giorni".
Cosa pensa della prova dei subentrati?
"Oggi i subentrati hanno fatto bene. Quando passi così tanto tempo davanti alla porta devi far gol, nella ripresa ai punti meritavamo il pareggio. Dobbiamo accettare il risultato, ci serva da lezione. Si va avanti".
Rivedrebbe la scelta iniziale del modulo?
"Si sceglie come giocare in base alle caratteristiche. Poi se non si riesce a sfruttare quello che si ha pensato, ci si trova nel torto. Abbiamo avuto dei problemi fisici in settimana, questa formazione ci stava. Oggi non è responsabilità solo dei tre attaccanti. Non posso dire che siamo venuti qua e il Parma ci ha messo sotto. Nel secondo tempo abbiamo spinto molto e non abbiamo fatto gol. Quando non si segna sembra tutto nero, invece bisogna analizzare con lucidità".
Il digiuno però di Vlahovic e Kolo Muani un po' la preoccupa?
"Non sono preoccupato. Sono felice di allenarli, sono giocatori forti. Ci sono periodi così, ogni giocatore fa parte di un gruppo. Non mi piace parlare di singoli, si fanno analisi ma non son mai preoccupato, sempre sul pezzo. Questo deve fare un allenatore, devo tirare fuori il meglio dai giocatori, aiutandoli. Noi vogliamo che gli attaccanti segnino, ma un momento così va accettato".
La classifica ora la preoccupa?
"No, anzi la trovo stimolante. Per creare la mentalità della squadra, fare prestazioni con lo stesso piglio per novanta minuti ci vuole più tempo".
In che cosa la Juventus deve ancora migliorare?
"Sicuramente sul piano mentale. Siamo una squadra che sente il peso mentale, lo noti negli spogliatoi. Possiamo crescere in cattiveria, avere più italianismo nel giocare, battagliare, non concedere nulla agli altri. Se tu non subisci gol non sbagli".
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