Spalletti su Chiesa e Kean: "Come sta Federico? C'è pochissimo, ma... Moise? Su di lui dico che..."
È tempo di secondo raduno in Nazionale per Luciano Spalletti. Il CT della Nazionale sta illustrando le gare decisive contro Malta e l'Inghilterra, che sono valide per la qualificazione ai prossimi Europei in Germania. Durante l'incontro con i giornalisti per la canonica conferenza nella sala stampa di Coverciano, l'allenatore degli azzurri ha parlato anche di due calciatori della Juventus, convocati per affrontare questi due impegni delicati. In particolare, parliamo di Federico Chiesa e Moise Kean, su cui sono state espresse le seguenti parole:
"In questo calcio che s'è evoluto c'è necessità di motore e scocca, ma anche tecnica. C'è da riempire lo spazio dei 95 minuti con cose che tutti devono mettere dentro. La fisicità e il motore che hai è un presupposto di partenza: potessi scegliere, lo scegliere come due centravanti che ho già qui, ovvero Kean e Scamacca. Kean è uno più fisico, più massiccio dal punto di vista d'impatto, di copertura di campo e di metri. Fa più strada. Da quando sono andato a trovare Allegri e ci ho parlato mi ha fatto una grandissima impressione. Con Allegri io non ho assolutamente nulla, anzi, mi sta molto simpatico. E Kean ha fatto vedere che può essere un calciatore che può vestire questa maglia. Poi verrò a conoscenza anche dei suoi comportamenti qui dentro e ne parlerò con lui. Su Kean dico che non so qual è stato il comportamento precedente a qui: per me i miei calciatori sono creature speciali e li tratto da tali, però allo stesso tempo voglio risposte speciali. Qui non si viene a ridacchiare dietro a ciò che si fa in campo, si viene a stare sereni e a divertirsi. Chiesa? Secondo la società c'è pochissimo, secondo le conferme c'è pochissimo però poi conta lui. Ora gli si fanno vedere le ultime diagnosi, si fanno vedere il discorso del medico della Juve, poi quello della Nazionale e poi decide lui. Zaccagni può venire e Chiesa valuteremo se rimane o se va via".
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