La stessa partita ma con i tre punti - Le contropagelle di Marco Sanfelici

La stessa partita ma con i tre punti - Le contropagelle di Marco SanfeliciTUTTOmercatoWEB.com
Thiago Motta
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di Luca Cimini

MONZA – JUVENTUS  1  a  2

DI GREGORIO  6  Poca roba. Già, la Juve gioca non bene, ma gli altri non brillano, cosicché le azioni pericolose si contano sulle dita di una mano, con avanzo. Prende una rete per colpa della difesa e poi basta, non ostante il tentativo del Monza di raddrizzare la gara.

SAVONA  6  Ordinaria amministrazione tranne una chiusura su Dani Mota nella ripresa assai delicata. Presidia la fascia destra scaricando le incombenze peggiori a Cico.

GATTI  6,5  Annulla Dani Mota e gli concede solo un tiro sull’esterno della porta. Caprari gli gira alla larga e Bianco ha la caratteristica di uno da “vorrei ma non posso”

KALULU  5   Ahi ahi ahi! Non è la pubblicità di una nota azienda di turismo, è la constatazione di una serata problematica. Inizia perdendo un pallone in uscita, con susseguente scarica di moccoli dalla curva di casa mia; rilancia venendo fuori dall’area servendo un avversario; fa la frittata dimenticandosi di Birindelli e permettendogli di pareggiare. Ripresa più tranquilla, ma la prestazione è già seriamente compromessa,

McKENNIE  6,5  “L’americanino deve sempre giocare” è il refrain del sottoscritto da quando Wes gioca alla Juve. E’ rimasto per il rotto della cuffia ed ora, appena la condizione lo sorregge un pelo, la Juve se ne avvale alla grande. Sblocca lo score in area, là dove si materializza dal nulla. Ricordarsi del goal fatto nel Derby, please. Finisce prima della fine per scelta cervellotica del mister, mentre sta giocando da centravanti. Della serie: un giocatore per tutte le posizioni. (FAGIOLI  S.V.  Nel pieno del marasma degli ultimi minuti, entra un regista privo di contrasto al posto di un guerriero. Boh…)

LOCATELLI  6,5  Primo tempo di studio del problema principale: dove mi piazzo? Qui? Lì? Avanzo, indietreggio...Aiuto!!! Nella ripresa, venendo a mancare Koop, il Loca riprende le sembianze del metronomo e lievita da par suo nella costruzione della manovra. Ma se Koop e Manuel si elidono, è un bel guazzabuglio tattico, signor Motta. E pensare che Locatelli viene schierato davanti alla difesa in un iniziale 4 – 1 – 4 – 1. Mah…

CONCEICAO  6  Non vorrei mangiare a Natale un arrosto della consistenza della prestazione di Cico a Monza. Per carità, la volontà c’è, l’impegno pure, ma la sostanza è fumosa e l’incidenza è diretta conseguenza. Fumosa come quella dell’arrosto che non vorrei trovarmi nel piatto il giorno di Natale, appunto.  (MBANGULA  S.V.  Iniziano le sostituzione senza un perché, soprattutto perché all’85°)

GONZALEZ  7  Migliore in campo secondo me e sostituito per paura senza un perché al 65°, con mezzora di partita ancora da disputare. Nico sfrutta una mischia da gioco inattivo e riporta in avanti la squadra. Nico prova da fuori area in due occasioni, unico capace a provare da fuori. Nico dà forza  al palleggio e concretezza all’attacco. Nico è la sorpresa lieta di giornata e il rimpianto di non averlo avuto per troppo tempo. (CAMBIASO  5,5  Imballato come uno a cui manca il ritmo partita. Buttato dentro come terzino al posto di un attaccante, a mezzora dalla fine contro l’ultima in classifica. Altro non dico)

KOOPMEINERS  5,5  Si sbatte alla ricerca di uno spazio personale che abbia un senso. Si defila a sinistra, rientra in mezzo, ma trova Locatelli e Yildiz e Nico. Della serie: ma io cosa ci faccio qui? Il muscolo capisce e lo fa sedere in panca prima del previsto. Ora tutti a tifare per l’adduttore. (THURAM  6  Riempie gli spazi facendo densità, ma corre prendendosela comoda e prima di ogni passaggio ragiona come davanti ad uno studio di funzione. Per carità, ha un signor fisico…)

YILDIZ  6,5 Quando la Juve arriva sul fondo o è anche solo pericolosa, c’è sempre il turchino di mezzo. Serve a Vlahovic (o chi per lui) un cross basso al bacio, ma il ritardo è pari a quello del  53 al lotto: storico. E siccome gioca gli ultimi 10 minuti con la maschera ad ossigeno, Motta lo tiene dentro…

VLAHOVIC  6  Non ha un pallone degno di questo nome da giocare in area mai. Difficile fare la punta senza rifornimenti. Si sacrifica nel duro lavoro di pressare alto e viene indietro a controllare palloni con il difendente addosso, con grande abilità e dedizione. Esce staccando qualche quadro di santo, ma con piena ragione. (ADZIC  S.V.  Si continua con i cambi ispirati da Kafka)

THIAGO MOTTA  5,5  Salviamo la vittoria e mettiamo 3 punti da parte. Natale è salvo, signore e signori. Detto questo, qualcuno mi deve spiegare perché Motta è stato presentato come il toccasana per il calcio asfittico, antiestetico, superato, noioso, eccetera eccetera, quando lo si sorprende a prendersela con il centravanti perché non viene abbastanza indietro a dare riferimento ai compagni che difendono. E’ capitato verso il 75°, giuro. Contro l’ultima in classifica, non in finale di Champions mentre si deve resistere essendo in vantaggio. Lui, Thiago Motta, mi deve spiegare come mai, a poche manciate dalla fine, con la squadra che soffre, sostituisce gli unici che danno profondità con 2 anonimi ragazzini spauriti. Ma la chicca da spiegarmi resta quella di un mastino come McKennie impegnato a fare la coppia di Marione contro le sostite monzesi, cambiato con una “fighetta” fragile come Fagioli. Per migliorare i contrasti? Andiamo, su… O questo allenatore è avanti di 2 secoli o è un meraviglioso lanciatore di dadi. Fuori da ogni logica e temerario fino all’inverosimile. Godiamoci il Natale in famiglia ed auguri a tutti. Domenica prossima arriva la Viola e il Capodanno è seriamente a rischio.

 Marco Edoardo SANFELICI