Gruppi etnici e spogliatoio spaccato: così Allegri ha perso la Juve

Lo spogliatoio della Juventus è diventato ormai una vera e propria polveriera, qualora servissero ulteriori riprove. L'immagine emblematica, descritta dalle righe di Tuttosport, è racchiusa nel pre-partita di Siviglia-Juventus, in cui gli argentini Paredes e Di Maria rappresentavano un blocco, separato dai brasiliani Danilo, Bremer, Alex Sandro e a loro volta divisi dai polacchi Milik e Szczesny. Infine, in un'ulteriore sezione, i ragazzi italiani. Dalla lite con Paredes alla sopportazione reciproca, così scrive il quotidiano, con Chiesa: sono tutti segnali di uno spogliatoio che è esploso e, soprattutto, è sfuggito dalle mani di Massimiliano Allegri.
La sovraesposizione mediatica, in questo senso, non ha aiutato, così come tutte le vicende giudiziarie che hanno inevitabilmente destabilizzato l'ambiente. Tuttavia, restano ancora tre partite da giocare per chiudere la stagione e, almeno per dare un segnale ai tifosi oltre che alla società, sarebbe bene terminare il percorso con un gruppo sano e compatto il più possibile.
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