Carlo Nesti: "Questa Juve di Thiago Motta non la capisco..."
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Carlo Nesti ha analizzato il momento di difficoltà che la Juventus sta attraversando dopo l'eliminazione dalla Champions League, all'interno della sua rubrica "La Scheda di Carlo Nesti". Il noto e storico giornalista sportivo ha offerto una riflessione interessante soprattutto in termini tattici. "Al di là dell'inferiorità nel ritmo e nel furore", ha scritto il collega, "c'è un aspetto nell'involuzione della Juventus di Motta che mi sconcerta e che non riesco a comprendere: la paradossale transizione dal gioco orizzontale a quello verticale. Per tutta la prima parte della stagione, abbiamo visto una squadra incline al possesso palla in linea, con frequenti passaggi all'indietro nella propria metà campo. Questo atteggiamento garantiva una solida fase difensiva, ma risultava carente sul fronte offensivo, portando a ben 16 pareggi complessivi".
Poi, sempre secondo Nesti, la svolta improvvisa, con la Juventus che ha cambiato pelle contro Cagliari (in Coppa Italia), Monza, Fiorentina, Atalanta, Milan, Empoli, PSV (in casa) e Inter, con una formazione decisamente più verticale, "capace di creare numerose occasioni da gol, ma altrettanto incline a concederne. Una metamorfosi netta, che ha reso i bianconeri imprevedibili, nel bene e nel male". Perché, si chiede allora il giornalista torinese, è avvento tutto ciò? E perché Thiago Motta non solo non lo spiega, ma non riesce a far attuare entrambe le soluzioni nell'arco della stessa gara, così da sfruttare un gioco più attendista quando serve, e un altro più offensivo alla bisogna?
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