Bonucci e il film su Chiellini: tutte le tappe del difensore con l'Italia

Giorgio Chiellini questa sera disputerà la sua ultima partita con la maglia Azzurra e prima del match contro l'Argenina ci sarà una sorpresa per tutti i tifosi: le imprese di Chiellini con la Nazionale in un video, con Leonardo Bonucci ad introdurlo.
Si parte dalla vittoria contro il Portogallo in Lichtenstein, con l'Under 19 e Giorgio Chiellini che porta a casa il primo successo di prestigio: “Qui è nata la convinzione per svoltare a livello mentale, fino ad allora avevo giocato solo partite con l giovanili. Sono tornato nel club e ho detto all'allenatore che volevo giocare, lui mi ha detto ok vai. Invece sono rimasto, ho giocato 41 partite su 46 e il Livorno è stato promosso in Serie A. E' stata una svolta mentale importante”.
Arrivano poi le Olimpiadi con l'Italia: “E' un torneo strano, il calcio non ha l'importanza di altri sport, ma è stata un'avventura incredibile, la settimana nel villaggio olimpico che a quell'età però non ci siamo goduti abbastanza. Eravamo ancora troppo chiusi. Io ero giovanissimo, piccolo, accanto a grandi campioni, c'era il giovane Barzaglione. Ho giocato 6' in due partite, ma per me è stato un grande orgoglio esserci”.
Giorgio Chiellini approda alla Nazionale maggiore: “Era il 17 novembre 2004 contro la Finlandia a Messina. Dopo un paio di mesi di Serie A. Anche se era un'amichevole, è impossibile dimenticarla. Quell'anno ho fatto cinque presenze in azzurro. Giuro che ero emozionato, anche se quando entro in campo per fortuna mi passa”.
Arriva anche la prima segnatura: “A Modena contro le Far Oer. Un gran gol. Ma quando giovane, ci provavo spesso. Con l'Under 21 ho segnato sei gol, un paio da fuori area. Era il 2007”. Cinque anni dopo Chiellini gioca la prima in Nazionale con la fascia di capitano al braccio: “Era il 14 novembre del 2012 contro la Francia. Abbiamo perso, ma era un'amichevole. Bello a Parma con la fascia. Significa iniziare un nuovo percorso di responsabilità. Ho avuto la fortuna di avere accanto compagni di squadra di alto spessore”.
L'Italia ai Mondiali del 2014 contro l'Uruguay esce di scena, ma è emblematico l'episodio del morso di Luis Suarez proprio a Chiellini, non visto dall'arbitro: “Provai delusione, il cartellino rosso ci stava. E avrebbe cambiato le sorti di quel Mondiale. Mancava ancora mezzora. C'era stata prima l'espulsione assurda di Marchisio. Ce l'hanno abbastanza rubata quella partita. Io con li Europei ho avuto grande feeling, con il Mondiale no”.
Contro l'Azerbaigian arriva la prima doppietta di Chiellini con l'Italia: “Ma ho fatto anche autogol, sfortunato perché mi è capitata la palla addosso. Ho fatto tutto io in quel 2-1”. Ben più pesante la rete alla Spagna a Parigi agli Europei del 2016: “Da rapace d'area”. Bonucci ricorda: “C'era un gorilla fuori dalla reception e io quella mattina dissi a Giorgio di toccarlo che avrebbe segnato. Del resto, lui è King Kong”. Chiello replica: “E' stata la nostra prima rivincita con la Spagna”.
Arriva il ricordo più recente, Euro2020, la finale di Wembley: “Abbiamo regalato una grande soddisfazione agli italiani e a noi stessi. Abbiamo passato più di 40 giorni di ritiro, una escalation di emozioni. Poi, a Roma, io e Leo ci siamo accomodati nel letto con la Coppa nell'attesa di esibirla. E io ho subito mandato la foto a Cannavaro, che aveva fatto lo stesso con la Coppa del mondo del 2006 e diceva che si era portata a letto la sua bambina. Gli ho scritto che riprendevo i suoi insegnamenti".
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