Alla scoperta di Alberto Costa: cosa può dare in più il terzino portoghese alla vecchia signora

Pochi minuti nella disfatta di coppa contro l’Empoli. Una mezz’ora abbondante nella vittoria contro l’Hellas Verona. Finalmente dopo quasi due mesi di naftalina, Thiago Motta ha deciso di puntare sul terzino destro di Santo Tirso. Classe 2003, destro naturale, è dotato di una ottima velocità sia nel breve ma soprattutto in progressione.

Alto 1 metro e 86 centimetri, garantisce una buona soluzione sulle palle inattive sia difensive che offensive.Nella mezz’ora vista contro il Verona Alberto Costa ha dimostrato di avere grande capacità di aggredire in avanti, presentandosi subito con una buona conclusione in diagonale finita di poco al lato. Sicuramente non giudicabili le sue abilità in fase difensiva nella porzione di partita contro gli scaligeri, ma nella sfida di Conference League di dicembre con il Guimaraes contro la Fiorentina in Portogallo, terminato 1-1, fu probabilmente il migliore in campo, alternando grandi sgroppate offensive a ottime chiusure difensive prima su Gudmudsson poi su Ikone. Proprio con i portoghesi nella prima metà di stagione ha collezionato 18 presenze con il bottino di un gol e due assist. Sicuramente dopo due mesi di rodaggio la sensazione è che adesso Motta per questo finale di stagione abbia finalmente un’alternativa a Weah, che sembra diventato il titolare in quel ruolo, e che soprattutto in partite come quelle di lunedì, può essere una soluzione per scardinare un avversario chiuso a difesa della propria porta.