Juve, fuori i piccoli azionisti dalle assemblee? E' polemica
La Juventus ha proposto una modifica allo Statuto sociale in occasione dell'assemblea degli azionisti del 30 giugno 2024, che potrebbe segnare un cambiamento significativo nelle modalità di partecipazione alle assemblee. L'introduzione della possibilità di svolgere l'assemblea esclusivamente tramite un "Rappresentante Designato" è stata discussa in una sessione straordinaria, come previsto dalla "Legge Capitali". Questa modifica, secondo quanto riportato dal sito Calcioefinanza.it, ha suscitato diverse polemiche tra i piccoli azionisti, che temono che questa modalità possa ridurre la partecipazione diretta e limitare i diritti di voto.
Il realtà la proposta non esclude che le assemblee possano ancora svolgersi con la presenza fisica dei soci; si tratta di una facoltà che permetterebbe di semplificare il processo di voto e garantire una gestione più ordinata delle riunioni, come spiegato dal presidente della Juventus, Gianluca Ferrero. Questa modifica, ha sottolineato il dirigente, non comprimerebbe i diritti partecipativi degli azionisti, ma renderebbe l'intero processo più efficiente. In sostanza, gli azionisti avrebbero comunque la possibilità di esprimere il proprio voto, ma potrebbero farlo attraverso un rappresentante designato, una modalità già prevista per le società quotate dalla normativa nazionale.
Nonostante la proposta fosse vista da alcuni come una misura di semplificazione, molti piccoli azionisti hanno manifestato preoccupazioni per una potenziale limitazione della loro capacità di partecipare attivamente alle decisioni del club. La decisione finale su come svolgere le assemblee verrà presa dal consiglio di amministrazione della Juventus di volta in volta, dando la possibilità di valutare le modalità più adatte in base alla situazione.
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