Gambelli a RBN: "Juve, vedere ancora Motta in panchina mi imbarazza. Giuntoli ugualmente colpevole"

Gambelli a RBN: "Juve, vedere ancora Motta in panchina mi imbarazza. Giuntoli ugualmente colpevole"
Ieri alle 21:13Primo piano
di Daniele Petroselli

Ospite degli studi di Radio Bianconera è stato lo scrittore e piccolo azionista Juve Riccardo Gambelli. E ha analizzato in maniera cruda il momento in casa Juve: "Difesa in calo? E' una cosa pazzesca, mai visto nella nostra storia degli ultimi 20 anni una squadra che prende sette gol senza mai tirare in porta - ha detto a Fuori di Juve -. Le riserve dell'Empoli poi ci hanno preso a pallonate, così come il PSV. E' un momento catastrofico, e non vedo per la prima volta come uscirne, perché la presenza ancora di Thiago Motta mi imbarazza. Ero uno di quelli che diceva che andava tenuto fino a giugno, ma adesso non è più proponibile. E' palese ora che abbia perso il timone della squadra. E a questi giocatori non perdono l'atteggiamento da scapoli di paese. L'atteggiamento è vergognoso, devono ricordarsi che giocano alla Juve ma non c'è nessuno a ricordarglielo in società".

Ma sul banco degli imputati finisce anche Cristiano Giuntoli: "Non licenzia Motta altrimenti dovrebbe auto-licenziarsi, perché lo ha scelto lui. Gli ha comprato i giocatori che voleva, è responsabile quanto l'allenatore. Questo poteva essere un momento importante per cambiare, visto che c'è la sosta per le nazionali. Evidentemente Giuntoli non fa questa mossa perché altrimenti sarebbe un controsenso. Ma se vuoi prendere i soldi della Champions devi agire. Se non vai è un disastro economico. Non vedo sinceramente come si possa andare in Champions con un allenatore che va in direzione opposta della squadra. La situazione deve essere presa in mano e velocemente. Andare avanti così è un'agonia anche per Motta. In Italia nessuno ormai si dimette, ma Lippi lo fece. Chi ha un dignità poi lo fa".

E sull'unità di crisi ha detto: "Questi colloqui sono dei palliativi. Un ds non ha bisogno di fare colloqui. Io credo serviranno a ben poco. Poi c'era già stato uno con Danilo, che parlò a nome della squadra e fu cacciato. Lui ci ha già provato a far capire la situazione, soprattutto a livello tecnico-tattico".

Mentre sul possibile futuro allenatore ha ammesso: "Un traghettatore lo vedo molto difficile. Mancini e Pioli non credo vengano così. Vorranno almeno un biennale. Non credo che nessuno di questi possa accettare un incarico da subito. Fossi un tecnico, chi me lo fa fare a entrare in una situazione del genere per arrivare a giugno e poi ripartire. Io farei di tutto per prendere Conte. In questo momento, in una situazione del genere, lui sa cos'è la juventinità e sa quanto pesa quella maglia. Sarebbe l'uomo ideale. Per me è sempre stata la prima scelta prima di Sarri e Motta. Gasperini? Sono quasi convinto che vada alla Roma. Pioli bellissima persona, è stato alla Juve da ragazzo ma andrei su un profilo più alto".

Mentre sul ritorno di Andrea Agnelli ha aggiunto: "La mia è una speranza ma anche una quasi certezza. Penso che tornerà, il problema è sui tempi. Non credo a giugno, lo ripeto. Ma credo che alla fine Elkann gli rimetterà in mano la società. Non c'è Juve senza Agnelli".