Fuorigioco: si è sempre scelto il frame automatico o no?
Sta facendo inevitabilmente molto discutere l’episodio relativo all’annullamento del gol di Kean in Juventus-Verona. A “surriscaldare” i supporters della Vecchia Signora l’ennesimo gol annullato ai bianconeri per questione di millimetri, e dopo l’ascolto del dialogo tra arbitro e VAR le cose non sono affatto più chiare.
Il pomo della discordia è ora il frame in cui il pallone si stacca dal piede di Bremer per servire Kean. Permettetemi di auto citarmi, perché questa è una battaglia che porto avanti da anni: chi ha giocato a calcio sa che il pallone non tocca il piede in un solo punto, ma soprattutto quando si effettuano determinati gesti tecnici (ad esempio, un tiro a giro) vi sono più punti di contatto.
Ebbene, qual’ è il punto di contatto che stabilisce univocamente se un passaggio determina un fuorigioco o meno? Secondo quanto sostenuto da Luca Marelli in una conversazione con il sottoscritto ad ottobre 2021, “Il momento in cui il pallone si stacca dal piede è già successivo alla valutazione del fg, perciò non deve essere considerato”. Insomma, il frame giusto deve essere considerato quello iniziale, ovvero quello del primo contatto tra la sfera e il piede del calciatore che effettua l’assist.
E certo, è così da sempre.
— Luca Marelli (@LucaMarelli72) October 5, 2021
Il momento in cui il pallone si stacca dal piede è già successivo alla valutazione del fg, perciò non deve essere considerato.
E' per questo che le discussioni sul frame sono letteralmente tempo perso.
In Juve-Verona però avviene esattamente il contrario, perché il sistema automatizzato indica come frame valido proprio l’ultimo, poiché andando indietro di uno Kean sarebbe invece stato in gioco. Il fatto che al VAR ne discutano alimenta ovviamente dei dubbi, perché se il fuorigioco è semi-automatico e il frame lo deve individuare il sistema, non ha senso prendere in considerazione anche gli altri. Il fatto che lo si faccia, e considerato che a differenza dei Mondiali non ci sono sensori nei palloni di Serie A, fa sorgere spontanea una domanda: in tutti gli episodi analoghi a quello di Kean è stato considerato buono il frame scelto dal sistema oppure ne è stato preso in considerazione un altro a discrezione di chi sta al VAR?
La discrezionalità dal campo si è spostata davanti ad un monitor e le polemiche inevitabilmente hanno solo cambiato livello, non si possono di certo placare.
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