Fagioli al Corsport: "Per la Juve ho pianto. Su Motta e Allegri vi dico..."

Fagioli al Corsport: "Per la Juve ho pianto. Su Motta e Allegri vi dico..."TUTTOmercatoWEB.com
Nicolò Fagioli
© foto di Federico De Luca 2025
Oggi alle 07:59Primo piano
di Luca Cimini
Il centrocampista della Fiorentina in una recente intervista ha parlato anche del perché ha deciso di accettare l'offerta della Fiorentina

Nicolò Fagioli, giovane centrocampista della Fiorentina, ha recentemente condiviso le sue emozioni e riflessioni sulla sua esperienza alla Juventus e sul suo trasferimento a Firenze. In un'intervista al Corriere dello Sport, Fagioli ha raccontato come la sua partenza dalla Juventus sia stata un momento difficile, ma anche liberatorio, e come la sua nuova avventura con la Fiorentina gli abbia restituito la gioia e la leggerezza nel calcio.

La partenza dalla Juventus

"Per la Juve ho pianto", ha dichiarato Fagioli. "Quando ho deciso di andare via, mi sono sentito più leggero." La sua esperienza alla Juventus è stata segnata da momenti di frustrazione, soprattutto dopo che Thiago Motta non lo ha più considerato. "Motta non mi vedeva e alla fine ho scelto di andare via," ha spiegato. Tuttavia, Fagioli ha anche espresso grande stima per Massimiliano Allegri, che lo ha aiutato a crescere e gli ha dato la possibilità di giocare con continuità.

A Firenze, Fagioli ha trovato un nuovo inizio. "Firenze mi ha restituito il piacere e la leggerezza," ha detto. "Fagiolino è morto, oggi sono Nicolò." La sua scelta di unirsi alla Fiorentina è stata influenzata dalle conversazioni con la dirigenza e con l'allenatore Raffaele Palladino. "Ho scelto chi mi ha voluto di più", ha spiegato. "Sono state fondamentali le chiacchierate con Pradè, con Goretti e Palladino."

La ripartenza dopo la battaglia con la dipendenza dalle scommesse

Il centrocampista Fagioli ha anche affrontato una difficile battaglia contro la dipendenza dalle scommesse, che lo ha portato a una squalifica di sette mesi. "È iniziato tutto come un gioco," ha raccontato. "La noia mi ha rovinato la vita. Il centro della mia vita erano le scommesse, non più il calcio." Tuttavia, dopo aver toccato il fondo, Fagioli ha trovato la forza di chiedere aiuto e di ritornare a una vita normale. "Mi sentivo soffocato," ha confessato, "ma non bisogna aver paura di chiedere aiuto."