Da scommessa a imprescindibile: Kalulu perno della Juve di Motta
L'infortunio di Bremer aveva giustamente acceso l'allarme, ma la Juve di Motta ha trovato in Kalulu un degno sostituto. Sotto il profilo tecnico, tattico e della leadership. Senza il brasiliano infatti è diventato la guida della difesa. Il francese è arrivato la scorsa estate, accompagnato dal solito scetticismo. Qualcuno addirittura lo aveva bollato come scarto del Milan, complice l'ultima stagione in rossonero, in cui ha collezionato solo 11 presenze. Stagione però condizionato da una serie di infortuni, tra cui la rottura del tendine del retto femorale sinistro. “Giuntoli ha preso un giocatore rotto”, una delle frasi ricorrenti. In buona sostanza sembrava essere di fronte ad una scommessa. Il ventiquattrenne nato a Lione da genitori congolesi, invece, è di fatto uno dei migliori acquisti dell'ultima sessione di mercato.
Kalulu all'inizio è stato impiegato come terzino destro, salvo poi spostarsi al centro della difesa della Juve, come detto per l'infortunio di Bremer. I numeri sono dalla sua parte. In campionato finora 9 presenze, di cui 8 dall'inizio, due sole volte è rimasto in panchina per tutta la gara (contro Roma e Parma) e in altrettante gare è stato schierato terzino, prima della svolta. In Champions League quattro su quattro dal primo minuto e senza mai uscire. Media voto 7. Motta ormai lo considera un pezzo fondamentale della spina dorsale bianconera. La Juve ha preso Kalulu dal Milan in prestito per 3,3 milioni, per esercitare il riscatto dovrà versarne altri 14, più ulteriori 3 di bonus, per un totale dell'operazione di 20,3 milioni.
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