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Pasqualin a RBN: “Motta ideale per la Juve. Addio di Chiesa c'è un indizio. Di Lorenzo? Conte si è esposto"

Pasqualin a RBN: “Motta ideale per la Juve. Addio di Chiesa c'è un indizio. Di Lorenzo? Conte si è esposto"  TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Federico De Luca
venerdì 14 giugno 2024, 10:30Podcast
di Quintiliano Giampietro

In attesa di capire quando verrà presentato alla stampa, Thiago Motta continua il suo filo diretto con Giuntoli sul fronte del mercato. Per l'ingaggio di Douglas Luiz mancano alcuni dettagli, soprattutto legati all'uscita di McKennie,  contropartita tecnica (insieme a Iling Junior) da girare all'Aston Villa, oltre ad un conguaglio cash tra i 18 e i 20 milioni. Il nodo principale in casa bianconera resta Chiesa. Il giocatore ha un contratto scadente nel 2025 e manca l'accordo per il rinnovo, quindi è concreta la possibilità di addio: su di lui Roma e Napoli. Intanto Di Lorenzo diviso tra la volontà di approdare alla Vecchia Signora e la voglia del tecnico partenopeo Conte di tenerlo. In ESCLUSIVA a Fuori di Juve Claudio Pasqualin, decano degli agenti sportivi.

Cosa ne pensa Pasqualin dell'arrivo di Thiago Motta sulla panchina della Juve? Risposta: “E' l'uomo giusto. A parte alcuni addetti ai lavori che dicono il contrario perché c'è questo conformismo dilagante secondo bisogna tenere palla, favorire il compagno di squadra, catalogare in categorie tutte nuove creando alcuni neologismi, tipo : “Se Motta è un giochista, Allegri era risultatista. Poi ci sono altre frasi come: “L'oste fa del vino con l'uva che ha”. Quella che aveva Max, diciamolo subito, non era tutta uva del Bricco dell'Uccelllone, tanto per fare un esempio rispetto alla qualità della rosa a disposizione. Motta è da Juve, io lo dico in modo convinto. Fa parlare il suo recente passato, il Bologna che giocava a memoria, la personalità emersa di questo tecnico”. Pasqualin poi dice la sua rispetto a Di Gregorio che sarebbe una scelta di Motta perché abile con i piedi: “Possibile, ma non so se sia vero. Parliamo di allenatore tutt'altro che banale sotto il profilo del carattere e per niente omologato, quindi può avere questa mania. Io non sono d'accordo perché a me piacciono i portieri bravi a parare con le mani. Se però si vuole ripartire dal basso, c'è bisogno di un estremo difensore bravo con i piedi. In questo sicuramente Di Gregorio è migliore di Szczesny. Insomma ci sta che Motta abbia fatto questa richiesta”.

Nel podcast l'intervento integrale