Rummenigge: "Il calcio rischia di schiantarsi contro un muro, serve il salary cap"

Karl-Heinz Rummenigge, ex CEO del Bayern Monaco ed ex presidente dell'ECA, ha parlato al Corriere della Sera dei problemi economici che affliggono il calcio moderno, lanciando un monito sul futuro del sistema.
"I giocatori chiedono sempre più soldi. In un modo o nell’altro, quei soldi devono essere guadagnati dalle società, che per questo organizzano sempre più partite richieste dal mercato televisivo", ha spiegato l’ex attaccante tedesco. Secondo Rummenigge, la spirale di costi legata a stipendi e commissioni degli agenti sta mettendo in ginocchio i club: "Se ogni anno i calciatori vogliono più salari e gli agenti pretendono compensi anche solo per fare due chiacchiere, quale società è ancora in grado di guadagnare?".
La soluzione? Un tetto salariale. "La chiave è il salary cap. Ho parlato con Gianni Infantino e la FIFA è disposta ad aprire il discorso", ha rivelato. Un segnale che potrebbe cambiare il volto del calcio globale. Infine, l’ex dirigente ha lanciato un avvertimento chiaro: "Se nessuno toglie il piede dall’acceleratore, il calcio finirà dritto contro un muro". Una presa di posizione forte che rilancia il dibattito su sostenibilità e regolamentazione economica nel mondo del pallone.
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