Jacobelli: "La Supercoppa si disputi in Italia per rispetto di Bologna ed Empoli"

Nel suo articolo per il Corriere dello Sport, Xavier Jacobelli ha parlato della prossima Supercoppa italiana, la cui formula è stata confermata a quattro squadre, ma per la quale manca ancora una sede, che potrebbe essere, come nell'ultima edizione, in Arabia Saudita: "Il teatro di cinque delle ultime sette edizioni del torneo è stato in Arabia, titolare dei diritti su altre due delle prossime quattro Supercoppe. Tuttavia, non curiosamente gli organizzatori sauditi che investono 23 milioni nell'operazione, comunicheranno se ospitare ancora l'evento, a Riyad o a Gedda, ovvero soltanto dopo le semifinali di ritorno della Coppa Italia (23 e 24 aprile), quando si conosceranno i nomi delle finaliste. Dicono che Bologna ed Empoli non scatenino gli entusiasmi arabi, sia in chiave ascolti tv sia per l'affluenza del pubblico locale. Come non ricordare ciò che accadde il 18 gennaio 2024, in occasione di Napoli-Fiorentina (3-0, Simeone, Zerbin, Zerbin)? Più della metà dello stadio Al-Awwal Park rimase vuota.

E il 2 gennaio scorso, in occasione di Inter-Atalanta, campioni d'Italia contro vincitori dell'Europa League, sempre all'Al-Awwal Park, inizialmente si registrarono 4 mila presenze. Divennero poco più di 16 mila al termine della partita, disputata per larga parte in un acquario, senza riprese dai droni. Ecco perché, per rispetto dell'Empoli, che ha clamorosamente eliminato la Juve e per rispetto del Bologna, che ha eliminato con pieno merito l'Atalanta, la Supercoppa si dovrebbe giocare in Italia. Per dare un calcio meritocratico all'affannosa ricerca di denaro raccattato a qualunque latitudine".