La missione di Motta per la Juve in Champions League
La sfida contro il Psv segnerà l'esordio in Champions League per Motta, alle prese con il mal di gol della Juve, con Vlahovic primo degli “imputati”. Nessun gol finora incassato nelle prime quattro giornate, ma nelle ultime due la casella delle reti è rimasta a zero. Il serbo è l'uomo principe deputato a finalizzare, purché gli arrivi un numero consistente di palloni. In realtà contro Roma e Empoli, Dusan un paio di occasioni ghiotte le ha avute, senza però concretizzarle. Thiago dovrà lavorare molto su di lui, ma in generale su tutta la fase offensiva che si è inceppata dopo i 6 gol, equamente distribuiti tra Como e Verona. L'allenatore bianconero deve trovare un piano alternativo quando ha di fronte squadre chiuse, contro le quali non riesce a comandare il gioco.
Vlahovic, come detto, deve aggiustare la mira e in generale essere più cinico, ma ha bisogno di essere servito in maniera più frequente e con modalità diverse. Lo stesso Motta nel post Empoli ha fatto capire che si aspetta un apporto maggiore dalle fasce, peculiarità dei suoi principi di gioco. In sintesi bisogna aumentare il numero di cross. Fermo restando le verticalizzazioni, elemento indispensabile per innescare la punta serba. Proprio in questa ottica, la presenza di Douglas Luiz, ma soprattutto di Koopmneiners, dovrebbe essere una garanzia. Dall'olandese peraltro, ci si aspetta un tesoretto importante in termini di gol, lo scorso anno a Bergamo è andato in doppia cifra. L'ex Atalanta è abile negli inserimenti e anche dal tiro, non a caso lo scorso anno è andato in doppia cifra nel numero di reti. Comunque sia, la manovra in generale deve essere più veloce, qualitativamente migliore, di conseguenza meno prevedibile.
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