La formula Allegri per una Juve che può vincere lo scudetto

La Juventus di Allegri continua la sua marcia a ridosso della vetta e ormai pare l'unica squadra in grado di contendere lo scudetto all'Inter. Salvo ribaltoni, al momento difficilmente pronosticabili. Il modo con cui i bianconeri arrivano al successo è un marchio di fabbrica targato Max: vantaggio e difesa del gol. Spesso il triplice fischio certifica il proverbiale corto muso. Salvo qualche gara, rispetto al passato, però, in questa stagione la squadra ha cambiato il suo modo di conservare il vantaggio. In effetti è spesso è molto corta e allo stesso tempo aggredisce con una linea più alta gli avversari. Ai quali lascia le briciole, non sono in termini di reti, ma anche di tiri in porta. Per esempio cinque all'Udinese, nessuno all'Empoli, quattro alla Lazio (gol compreso). Dopo la disfatta di Reggio Emilia, Rabiot e compagni non hanno più perso, alzando ulteriormente il muro.

Sassuolo come una sorta di scossa per la Juve, come avvenne in passato. Dieci i risultati utili consecutivi: 8 vittorie, 2 pareggi, 7 clean sheet, con la porta di Szczesny violata solo 3 volte. Tranne lo 0 a 0 contro l'Atalanta, durante questa fase la squadra di Allegri è andata sempre in vantaggio. Come detto, concedendo pochissimi tiri agli avversari, peraltro con un indice di pericolosità molto basso per Tek. Nello scontro diretto, all'Inter (definita da tutti una corazzata), ne ha lasciati solo due. A dire il vero, dopo il gol di Lautaro, Simone Inzaghi ha gestito la gara, “accontentandosi” di fatto del pareggio. Segno evidente che la Juve è temuta da chi comunque viene considerato super favorito. Difficile dire dove potrà arrivare la Juve con questo atteggiamento, ma bisogna cancellare la parola scudetto dalla casella dei sogni e trasferirla in quella delle possibilità concrete. Del resto i giocatori ci pensano eccome. Parola di Rabiot.