Juventus all’insegna della sostenibilità tra monte ingaggi ed età della rosa

Juventus all’insegna della sostenibilità tra monte ingaggi ed età della rosaTUTTOmercatoWEB.com
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venerdì 6 settembre 2024, 01:24Primo piano
di Nicole Tosi
Il mercato estivo della Vecchia Signora ha rivoluzionato la squadra seguendo le vie della sostenibilità e del ringiovanimento della rosa

Il calciomercato estivo si è concluso da ormai una settimana e si può così tracciare un bilancio complessivo. La Juventus ha rivoluzionato la rosa, comprando ben 9 giocatori e cedendone 10 tra quelli della prima squadra, senza contare le risoluzioni di contratto (Szczesny), i giocatori persi a 0 (Rabiot e Alex Sandro) e i giovani della Next Gen ceduti.

Sicuramente ciò che balza all’occhio è il ringiovanimento della rosa: da un’età media di 27 anni e due giorni nella stagione 2023-24 si è passati a 24 anni, 1 mese e 7 giorni (senza considerare Arthur e Kostic, che sono tutt’ora fuori dal progetto, nonostante il primo sia stato inserito nella lista Champions e il secondo faccia ancora resistenza alla cessione in Turchia). La squadra bianconera si pone così in seconda posizione per età della rosa in Serie A (in senso crescente), battuta solo dal Parma (età media di 23 anni e 299 giorni). La rosa più vecchia è quella dell’Inter, di 29 anni e 59 giorni. L’acquisto più anziano della Juventus in questo mercato estivo è stato il portiere Michele Di Gregorio, di 27 anni.

La squadra bianconera si posiziona seconda anche nella classifica del monte ingaggi della rosa: dai 121 milioni lordi dello scorso anno (128 se si considera Pogba) si è scesi a 106, con la squadra nerazzurra in prima posizione a 140. Il risparmio tra ingaggi e ammortamenti annui della prima squadra rispetto allo scorso anno è di 75 milioni, con un impatto del mercato in entrata sul bilancio 2024-25 di 86 milioni e un risparmio di 160 milioni grazie al mercato in uscita. Infine, la spesa sul mercato degli acquisti tra cartellini e oneri accessori è stata di 205 milioni, mentre l’incasso ricavato dalle cessioni si attesta sui 103,5 milioni. La spesa netta di quasi 100 milioni per i cartellini è compensata da una riduzione dell’impatto a bilancio dei calciatori (risparmio di 75 milioni), ottenuto grazie ad una simultanea riduzione di ingaggi (15 milioni in meno) e ammortamenti. Numeri che attestano la volontà della dirigenza di perseguire la strada della sostenibilità, che va di pari passo al ringiovanimento della rosa e dovrà coniugarsi con la competitività, come più volte dichiarato dal dt Cristiano Giuntoli e dall'ad Maurizio Scanavino.