Inter e FIGC a tavola insieme: ecco l’incontro che fa infuriare i tifosi

Clamoroso a San Siro. No, non ci riferiamo alla sconfitta della nazionale italiana di Spalletti contro la Germania per 2 a 1, ma a una cena che ha acceso gli animi e sollevato interrogativi, come sottolineato da Dagospia.
La notizia che è rimbalzata poi sui media, riguarda un incontro che ha avuto luogo in un locale milanese esclusivo, il "The Wilde", dove il presidente della Federcalcio Gabriele Gravina, insieme al presidente dell'Inter Giuseppe Marotta, al responsabile dell'ufficio legislativo della FIGC, Viglione, e all’avvocato del club nerazzurro, si sarebbero incontrati per una cena tra un calice di champagne e una bistecca al tartufo.
Il portale ironizza, suggerendo che, forse, anche gli juventini saranno "contenti" di sapere di questo incontro. La frecciatina non è affatto casuale: ci si chiede infatti se la Juventus abbia ragione di chiedersi cosa stia accadendo nel sistema calcistico italiano, specialmente considerando il trattamento riservato al club bianconero, che, per motivi minori, è stato retrocesso in Serie B in passato.
Due pesi e due misure
La domanda che sorge spontanea è se ci sia una sorta di trattamento differenziato tra le varie società, soprattutto se si considera che certi eventi, come quello accaduto con la Juventus, avevano sollevato un vespaio di polemiche. Se per la Juventus si è deciso di agire con severità in passato, è giusto che lo stesso trattamento venga applicato a tutti, o ci sono distinzioni che sfuggono alla trasparenza? Le ombre restano, come sempre, nell’orizzonte di un calcio che non è mai solo sport.
Se fosse stata la Juventus...
Dopotutto, chi può dimenticare i passati favoritismi, quando ogni decisione controversa sembra passare sotto silenzio per i nerazzurri, ma ogni respiro sbagliato della Juventus è subito punito con la lente di ingrandimento della giustizia calcistica. Si dirà: è solo una cena. Eppure, gli stessi occhi che guardano il comportamento di altre squadre con la lente d’ingrandimento, oggi sembrano improvvisamente accecati dal “buon gusto” dell’Inter.
In un calcio dove le regole cambiano in base alla squadra e al nome sulla maglia, forse questa cena potrebbe essere l’ennesima dimostrazione di quanto le cose siano sempre più un gioco a due, dove lil Milan, il Napoli, la Juventus e chissà quanti altri, devono sudare per ogni passo, mentre Marotta e soci possono fare ciò che vogliono, come se niente fosse.
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