Gambelli a RBN: "Motta colpevole, ma anche Giuntoli. Cambiaso? La Juve di una volta..."
Riccardo Gambelli, scrittore e piccolo azionista della Juventus, ha parlato a Fuori di Juve, trasmissione di Radio Bianconera. Che è tornato sul ko di Champions: "Noi tifosi abbiamo passati momenti brutti, ricordo i 9 anni senza vincere lo Scudetto, Calciopoli, non viviamolo come un dramma perché sono periodi dello sport da vivere da tifosi veri e vanno accettati. Certamente è un momento brutto. Il secondo tempo di Napoli e il ko di ieri sono il momento più basso della Juve degli ultimi anni. Era una partita di Champions e un giocatore della Juve non può entrare in campo pensando che non conti niente. Non si può entrare con quello spirito, sembrava scapoli contro ammogliati. E il secondo tempo di Napoli è stato ancora peggio, anche perché venivamo da un primo tempo ottimo. Questi crolli sono preoccupanti. Nel secondo tempo di Napoli e ieri zero tiri nello specchio della porta, vuol dire che la situazione è grave. E' tutto l'anno che abbiamo un problema lì davanti. Sono abbastanza preoccupato".
E cercando di individuare i "responsabili" di questa situazione, ha detto: "Il primo dico l'allenatore, che è il condottiero della squadra. Qualcuno ha detto sopravvalutato, io non so. Siamo a gennaio e siamo a 16 punti dal Napoli e dobbiamo giocarci uno spareggio per entrare agli ottavi di Champions. Per ora il lavoro di Motta è fallimentare. Scelte di formazioni errate, cambi sbagliati durante le partite, poi ci sono gli infortuni e i giocatori adattati, vedi Weah ieri terzino. C'è anche sfortuna, ma il primo colpevole sembrerebbe l'allenatore. Ma anche Giuntoli, forse qualcosa sul mercato andava fatto e in generale qualcosa non torna. Siamo l'unica squadra in Europa senza una punta. E poi i difensori, l'esclusione repentina di Danilo è clamorosa. Rugani per me andava tenuto, negli anni aveva dato sempre la sua disponibilità. Però si è deciso diversamente con lui, e non conosco le strategie di mercato, anche perché parlo da tifoso. Quindi Motta colpevole ma non è il solo".
Ma ne ha anche per un'analisi della società: "Quando è arrivato Chiellini ero felicissimo, pensavo venisse sfruttato in un altro ruolo ma così non è. Non so se ci siano dei paletti che impediscono che comunichi con i giocatori, ma era l'uomo ideale. E' stato preso un uomo di campo ma non viene usato per questo. Tanti dicono Del Piero, che potrebbe essere una bella ventata di juventinità. Certamente qualcosa bisogna rivedere a giugno, soprattutto uomini di campo e che sanno leggere bene le questioni di campo".
Infine capitolo mercato, tra entrate e uscite: "Kolo Muani non è Higuain o Tevez, ma in questo momento chiunque viene può dare una mano. Siamo anche contati e quindi va bene, ma non sono questi i giocatori del futuro, visto che sono in prestito. Il mercato purtroppo è stato sbagliato a giugno, con giocatori forse sopravvalutati. Nico Gonzalez l'ho sempre detto che vedendolo alla Fiorentina non sembrava nè carne nè pesce, credevo tanto in Koopmeiners e ora non so cosa sia successo. E' vero che Zidane e Platini ci misero 4 mesi per esplodere, ma ora sono passati più di 4 mesi e ancora dorme. In uscita? Si parla di Cambiaso. Per me è un italiano e se si può tenerlo è meglio. Non c'è con la testa nelle ultime partite, forse condizionato dal mercato, ma stiamo vendendo uno dei migliori giocatori italiani. Una cosa del genere nel passato non sarebbe mai successa. 60 mln sono tanti ma è un giocatore italiano e io lo terrei. Stesso discorso per Fagioli, che è stato un anno fermo e si vede che con la testa ancora non c'è. Credo che sarebbe da dare ancora un po' di tempo. Poi c'è un allenatore che non lo vede, magari il prossimo anno con un altro tecnico cambia la situazione. E ricordiamoci, negli anni della BBC in difesa lo zoccolo duro era di 7-8 italiani, e dovremmo tornare a ricostituirlo".
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