Conferenza stampa Juventus-Milan Allegri: "Domani è uno scontro diretto. Bremer? Lo valuterò e sceglierò anche uno tra Chiesa e Yildiz. Champions fondamentale perchè..."
Siamo nel rush finale di questa stagione di Serie A. Sarà una fase di annata molto intensa per la Juventus, che domani proverà a blindare il terzo posto posto nella sfida interna contro il Milan. I bianconeri vogliono mettere al sicuro la qualificazione alla prossima Champions League, mettendo nel mirino il secondo posto dei rossoneri. Attualmente la Vecchia Signora paga cinque punti dal Diavolo e spera di fare risultato pieno per dare vita a una lotta serrata da qui fino alla fine del campionato. Massimiliano Allegri intende mettere pressione ai 69 punti dei rossoneri, proiettando i bianconeri a quota 67. Tuttavia, prima di capire come il tecnico toscano cercherà di mettere in pratica questo piano, l'allenatore livornese sarà chiamato a presentare Juventus-Milan attraverso la canonica conferenza stampa. Questa si terrà alle ore 14:00 presso la sala stampa dell'Allianz Stadium e sarà ripresa LIVE dalla redazione di Bianconera News di seguito.
Come ci avviciniamo a Juventus-Milan? Quanto entusiamo ha dato il raggiungimento della finale di Coppa Italia?
"Domani è sempre Juventus-Milan: è una partita importante, bella da giocare perchè è uno scontro diretto. Il Milan è una squadra bene allenata e ha giocatori di valore. La conquista della finale di Coppa Italia ci ha fatto raggiungere un obiettivo parziale. Adesso dobbiamo fare i punti che ci mancano per entrare in Champions nelle tre partite che ci separano dalla finale".
C'è qualche giocatore in dubbio? Quali sono le condizioni di Bremer? A Cagliari ha avuto un problemino: può rifiatare o c'è bisogno di lui in una partita come Juventus-Milan?
"Bremer ha avuto un problemino a Cagliari, ma adesso sta decisamente meglio. Domani mattina valuterò il da farsi. Abbiamo recuperato tutti le energie grazie ai tre giorni di recupero dopo la semifinale di Coppa Italia. Domani saremo pronti per fare una grande partita".
All'estero il nostro movimento è più attrattivo e cosa piace del nostro movimento?
"Questo bisognerebbe domandarglielo. Io dico che tutte la occasioni vanno viste come un'opportunità: io mi auguro che il calcio italiano possa continuare a crescere. Basta avere delle idee chiare per farlo e chi è al comando dovrà prendere decisioni importanti per migliorare il nostro calcio. Tuttavia abbiamo due squadre alle semifinali di Europa League, abbiamo l'Inter che ha giocato la finale di Champions League l'anno scorso e ha fatto un'ottima rassegna in questa stagione. E non scordiamoci la nostra semifinale di Europa League nella passata stagione: non è tutto da buttare. Tuttavia, è chiaro che bisognerebbe immaginare quello che sarà il calcio tra cinque o dieci anni".
Cosa vi manca per lottare per lo scudetto con l'Inter? Bastano due o tre rinforzi?
"Questa domanda è più per la società che per me.Io faccio l'allenatore, non faccio il mercato. Noi siamo concentrati sull'obiettivo Champions, che è la cosa più importante. A livello tecnico e sportivo la Juventus può essere impegnata in diversi fronti: potremmo giocare una Champions, una Supercoppa Italiana, un Mondiale per Club, una Coppa Italia e un campionato. A livello economico, invece, la società potrebbe avere più risorse a disposizione".
Chi con Vlahovic? Chiesa o Yildiz?
"Stanno bene tutti e due. Chiesa ha giocato un po' di più e valuterò se farlo giocare dall'inizio. Eventualmente sarebbe un buon cambio, esattamente come Yildiz. Federico ha fatto una buona partita a Roma, mettendosi a disposizione della squadra. E, comunque, Federico, anche quando si estranea dalla partita, è sempre una soluzione importante anche in una fase statica della partita. Domani mattina decido".
Le fa piacere avere ricevuto attestati di stima da parte di alcuni giocatori della Juventus? Cosa pensa del modo di giocare dell'Atalanta?
"Io credo che Gasperini stia facendo e abbia fatto un lavoro importante a Bergamo, perchè è una realtà che è cresciuta molto, con una società importante dietro. Sta facendo un percorso importante, perchè sono in semifinale di Europa League, sono in finale di Europa League e stanno lottando per un posto Champions. Coi miei ragazzi c'è un ottimo rapporto, perchè sono degli ottimi professionisti e tengono a questa maglia. Tutti insieme vogliamo andare a prenderci gli obiettivi che ci siamo prefissati".
Crede di avere aiutato Vlahovic in questi due anni e mezzo nel fare un piccolo step per raggiungere il suo sogno di vincere il Pallone d'Oro?
"Credo che sia normale che Dusan ambisca a vincere il Pallone d'Oro. È bello, perchè ognuno di noi deve ambire a ottenere il massimo, altrimenti non riesci a migliorare. Dusan è migliorato molto da quando è arrivato alla Juventus, sta trovando un equilibrio interiore nel giocare le partite anche quando le cose gli vengono meno bene. Per il ruolo che ha deve cercare di restare dentro la partita, perchè può arrivare sempre la palla giusta per risultare decisivo. Di questo sono molto contento".
Siamo a fine aprile. Avete raggiunto la qualificazione al Mondiale per Club e alla Supercoppa italiana e avete ipotecato quella alla prossima Champions League. Se dovesse raggiungere la Coppa Italia, dove piazzerebbe questa impresa?
"Non sarà una mia impresa, ma sarà l'impresa di tutti e anche di una società e di una squadra forte. Quando si è alla Juventus, bisogna avere l'ambizione di vincere. Quando non si riesce a vincere è importante giocare la Champions per una società italiana. Se noi riuscissimo ad arrivare in Champions, la Juventus non sarebbe mai rimasta fuori dal discorso Champions in questa fase di rivoluzione iniziata tre anni fa. Per noi arrivare agli obiettivi che ci siamo prefissati, sarebbe un successo. Poi, io sono il primo a voler vincere...".
L'Inter è la squadra più forte negli ultimi quattro anni? C'è qualcosa che non ha funzionato in avanti, visto che siete il settimo attacco del campionato?
"Come media realizzativa siamo lì, esattamente come da un punto di vista della media delle occasioni create. Per quanto riguarda l'Inter, non so se sia la squadra più forte negli ultimi tre anni, ma ho detto che i nerazzurri erano nettamente più forti degli altri. Quando l'ho detto venivo preso per matto...".
C'è l'obiettivo di raggiungere il secondo posto? Potrebbe essere un valore aggiunto?
"Se vinciamo domani, possiamo avere l'opportunità di tenere viva la competizione fino alla fine della stagione. Avremmo la possibilità di conquistare il secondo posto, che sarebbe una bellissima cosa".
La Juventus avrebbe potuto fare meglio a livello di resa del gioco e di risultati? Vedi delle similitudini tra Milan e Juventus?
"Parto dall'ultima domanda: se ci si riferisce agli allenatori, fa parte del gioco. Detto questo la Juventus deve rimanere competitiva. Credo che la sfida della squadra è essere competitivi all'interno di una sostenibilità. Io credo che il 16 agosto, quando ripartirà il campionato, l'obiettivo della Juventus sarà quello di vincere la Serie A".
Come si spiega la differenza di prestazione tra primi e secondi tempo? C'è una questione di approccio o c'è dell'altro?
"All'inizio del campionato facevamo bene i primi tempi e facevamo peggio i secondi tempi. Poi ci sono anche gli avversari. L'altra sera, a Roma contro la Lazio, abbiamo sbagliato diversi passaggi facili, ma era una partita importante e c'era pressione addosso. Poi, però, abbiamo avuto delle occasioni importanti con Vlahovic e Bremer. Tuttavia abbiamo preso due goal su due infilate. Ciò rende più brutta la prestazione, ma le occasioni le abbiamo avute".
Marotta e Pioli hanno detto che la Juventus avrebbe avuto un vantaggio senza coppe per la corsa per lo scudetto. Alla fine di questa stagione può confermare che preferisce le partite in mezzo alle settimane o non avere partite di coppa?
"Rispondo basicamente: all'inizio Marotta doveva dire così, esattamente come ha fatto Pioli. Poi i fatti dicono tutt'altro...ma è normale che sia così".
14:20 - TERMINA LA CONFERENZA STAMPA DI MASSIMILIANO ALLEGRI
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Aut. Lega Calcio Serie A 21/22 num. 178