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Bonatti a RBN: "Motta alla Juve devi vincere. Vlahovic? Segnale chiaro"

Bonatti a RBN: "Motta alla Juve devi vincere. Vlahovic? Segnale chiaro"TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Dario Fico/TuttoSalernitana.com
Oggi alle 10:30Primo piano
di Quintiliano Giampietro
Bonatti analizza il momento della squadra di Motta, focus anche su Savona e Mbangula, suoi giocatori ai tempi in cui allenava la Juve Under 19

Vigilia della trasferta in casa del Napoli di Conte per la Juve di Motta. I bianconeri sono chiamati a migliorare la prestazione rispetto a quella di Bruges in Champions League. Kolo Muani potrebbe essere titolare da subito. Da capire se sarà messo in panchina per la terza volta consecutiva Vlahovic, diventato ormai un caso, a fine stagione concreta la possibilità di addio. Sul fronte del mercato, Giuntoli vicino all'accordo con Veiga e cerca un altro difensore. In uscita occhio a Cambiaso-City e a Douglas Luiz, anche lui nel mirino della Premier League. In ESCLUSIVA a Fuori di Juve, Andrea Bonatti, ex allenatore dell'Under 19 bianconera che nel 2022 arrivò in semifinale di Youth League, perdendo ai rigori contro il Benfica. Tra i suoi giocatori c'erano anche Savona, Mbangula, Mirettii, Iling Junior e Soulé. 

In primis Bonatti dice la sua sul lavoro fin qui svolto da Motta: "Intanto è doveroso sottolineare che si tratta di un bilancio assolutamente parziale, poi sappiamo che le stagioni possono cambiare anche con singole partite. Per esempio, il Milan sembrava morto, poi vince la Supercoppa e sembrava avesse risolto i problemi, salvo poi cadere contro la Juve. Insomma, siamo in una fase in cui è tutto momentaneo. Basta poco e si ristabilisce la situazione. I bianconeri hanno iniziato un nuovo ciclo, con un allenatore giovane che ha mostrato di avere delle idee e per questo io lo ammiro. La società credo sappia che ci sono tappe da attraversare con la speranza di essere competitivi per vincere. Si è in una fase di costruzione, ci sono giovani interessanti, sono stati valorizzati altri, nuovi elementi. Se c'è valore alla fine emerge. Certo, alla Juve devi vincere, al netto di questo mi pare che questo percorso sia assimilabile alla prima Inter di Mancini che collezionò tanti pareggi". 

 Nel podcast l'intervento integrale