Women in finale contro la Roma dopo una vittoria epica ai supplementari nel derby d'Italia.
Le intuizioni pagano sempre. La Juventus passa il turno di coppa Italia e attende la Roma in finale. Se c’è qualcosa che non manca di certo a mister Montemurro è il coraggio delle sue idee. Con le assenze di Rosucci, Cernoia, Nilden e Boattin la difesa si fa in quattro con Salvai e Sembrant al centro, Gama a destra e Lenzini a sinistra. La scelta paga dopo soli 2 minuti dall’inizio del match con Martina che crossa dalla posizione per lei non abituale e il pallone finisce con precisione sulla testa islandese di Gunnarsdottir. Juve in vantaggio con il vento a favore ( tira molto forte a Vinovo) e partita da poter gestire sulle ripartenze. Le ragazze sono bravissime ad eseguire il copione,. Il centrocampo lavora di interdizione e la costruzione viene lasciata alle folate di Bonansea e Beerensteyn che sono più veloci delle avversarie nerazzurre. La Juve però sciupa troppo e lascia sul campo due occasioni clamorose con Beerensteyn lanciata a campo aperto da Girelli che si trova a tu per tu con il portiere e si fa ipnotizzare concludendo sulla figura in uscita. Nella seconda opportunità, l’esterno olandese bianconero si allarga troppo e quando conclude lo fa centralmente con Piazza che riesce a deviare in calcio d’angolo. Di fatto la Juventus rischia solo una volta con il tiro di Merlo (in gol all’andata) che sfiora il palo con deviazione determinante di Sembrant. La Juve finisce il primo tempo in vantaggio di misura con predominio del campo e il solito rigore clamoroso non dato a Beerensteyn, fermata in area di rigore da un classico sandwich nerazzurro che le impedisce di sfondare verso la porta. La ripresa,con il vento a sfavore, vede le women sciupare tante di quelle occasioni da gol che alla fine pagano lo scotto e subiscono il pareggio nerazzurro della solita Chawinga nato da una palla persa a centrocampo da Girelli.
Prima il contropiede aperto da Salvai e chiuso da Bonansea che non trova la porta. Poi la conclusione di Girelli, oggi sistematicamente fermata dai falli avversari, con il destro dal dischetto. In pratica un rigore in movimento calciato fuori. Ancora la Juve che ci prova con il tridente: Bonansea scatta, Cristiana crossa e Beerensteyn manda alto di testa. Le palle più clamorose per chiudere la gara capitano prima a Beerensteyn, lanciata da Gunnarsdottir, ma il suo tocco di esteno finisce a fil di palo con il portiere in uscitra e poi a Grosso che cerca il tiro a giro dopo un dai e vai con Girelli ma la palla crea soltanto l'illusione del gol .Nei minuti di recupero la Juve cerca di evitare i supplementari ma Bonansea manca la rete con il portiere per terra e Girelli va alla deviazione vincente di testa ma le nerazzurre salvano sulla linea. I supplementari sono sfiancanti anche perché Montemurro ha cambiato nei tempi regolamentari prima Lenzini e poi Gama. Il risultato vede Bonasera fare il terzino e Pedersen il centrale di difesa con Salvai spostata a sinistra. Va bene un aggiustamento ma qui metà difesa si sacrifica in un ruolo non suo. Cantore e Girelli hanno le prime possibilità di segnare ma non riescono a sfruttarle e finalmente si arriva al minuto numero 100 con Beerensteyn che scatta di prepotenza , si allunga il pallone con la testa, entra in area e mette a terra tutta la difesa nerazzurra prima di trafiggere Piazza. E' il gol che vale una vittoria e manda in esatsi il campo Ale e Ricky che inizia a sentire odor di finale. Squadre spezzate in due dalla fatica che non attanaglia Barbara Bonansea che ha ancora ossigeno per scatenarsi in contropiede ma la conclusione è centrale. Anche Salvai vorrebbe partecipare alla festa, chiudendo la partica, ma dopo una sgroppata infinita spara di sinistro sul portiere. Alla fine arriva una qualificazione stra-meritata. Ci vediamo in finale con la Roma.
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