Una piccola Juventus, questa è.
Diciamoci la verità, la Juve è questi ragazzi. Se non lo ammettiamo tra noi rischiamo di passare un’intera stagione di illusioni. L’allenatore lo ripete da questa estate ma adesso lo ha ribadito la società. Giuntoli ha parlato di quarto posto come obiettivo, di una squadra di giovani che deve crescere, di una situazione di passaggio che deve essere sostenibile per un futuro migliore. Il punto di Bergamo entra nell’ottica di questo tipo di mission.
Concedere poco all’Atalanta e fare una buona partita difensiva ci deve bastare? Ovviamente no ma se il centrocampo di questa Juventus è Locatelli in regia con Fagioli e Rabiot interni, McKennie e Cambiaso sugli esterni, Miretti primo cambio e Yldiz in panchina come arma per cambiare la partita, ci siamo detti tutto. Senza nulla togliere a questa linea giovane che si farà ma adesso cosa potrebbe fare se non migliorare la velocizzazione della palla e sbagliare meno passaggi? Forse nulla di più. Siamo inferiori a tre squadre di sicuro e ce la giochiamo con le altre, sperando in un allineamento astrale che ci porti nei gradini più alti del podio ma difficilmente questo evento si verificherà. Questi siamo e questi saremo fino al termine di questa annata e quindi cerchiamo di averlo ben presente in modo da non abbatterci dopo un punto a Bergamo. Ora il derby. La sosta e poi la trasferta contro il Milan che sarà l’ostacolo più importante dove dimostrare quanto meno di giocare la partita alla pari.
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