Le Juventus Women perdono a Roma. I tifosi di casa non offrono una bella prestazione.
Come dice il direttore Braghin “il movimento calcio femminile spinge per un cambiamento” e quindi sta alle nostre ragazze far si che non accada. Passa tutto dalla trasferta contro la Roma. Per tenere vivo il campionato bisogna vincere come abbiamo già fatto negli scontri diretti di questo torneo. Coach Montemurro lascia Girelli in panchina non al meglio e prova la carta Nystrom. La partita si sviluppa con buoni ritmi e la Roma colpisce la traversa con Linari ma la Juve non sta a guardare. Barbara Bonansea bagna la sua presenza numero 150 con la maglia bianconera con uno slalom dei suoi che porta in vantaggio le Women. Neanche il tempo di festeggiare che la Roma pareggia con Andressa. La Juve insiste e pareggia il conto dei legni con una traversa clamorosa di Beerensteyn che un minuto dopo parte sulla sinistra con un tunnel e viene abbattuta in area : calcio di rigore Juve e classiche proteste della Roma e del suo pubblico che riserva un trattamento speciale per l’arbitro ( buffone). La trasformazione in gol di una freddissima Caruso manda la Juventus avanti di una marcatura. Il tempo per una conclusione alta dalla distanza di Gunnarsdottir e per sentire una serie di insulti irripetibili dei tifosi giallorossi dopo un colpo alla testa subito da Gama che resta a terra e si può ricominciare a giocare. Al terzo giallo estratto dall’arbitro nei confronti delle giocatrici della Juve si alza dagli spalti il coro “sapete solo rubare”, siamo alle comiche. I minuti di recupero scorrono veloci e la Juve chiude in avanti con un corner calciato da Boattin che pesca la testa di Sara Gama: girata fuori di poco. Il punto di vista della tv nazionale che trasmette la partita comincia in studio nell’intervallo, dove la prima cosa che si fa notare agli spettatori del calcio femminile è il dubbio sul rigore concesso alla Juve ( i gol interessano meno )che nelle ultime 3 gare ha lasciato sul campo 5 rigori netti che non le sono state concesse, senza avere una minima discussione in merito. Al sesto replay richiesto e mandato in onda si sono accorti che il fallo c’è. Riprende la partita e gli interventi somigliano più a quelli dei maschi che al calcio cui ci hanno abituati le ragazze. Si scaldano gli animi e l’ambiente non aiuta. Il tecnico della Roma Spugna (ex Juve) discute con Boattin. Sara Gama ci riprova da corner ma viene deviata la sua conclusione.
Su ribaltamento di fronte Giacinti sbraccia nettamente su Lenzini e segna il gol del pareggio ma nessuno si lamenta. Ormai non si gioca più e al 3 fontane sembra di essere al Colosseo. Fallaccio di Andressa su Salvai con la giallorossa che ha pure il coraggio di lamentarsi. Il pubblico ulula a qualsiasi azione. Dentro Pedersen per Caruso e Cantore per Bonansea. La danese si fa vedere immediatamente con belle azioni ed un colpo di testa indirizzato in porta e salvato dal tuffo del portiere giallorosso Ceasar. Crampi ed infortuni spezzano la partita. Si gioca poco. Doppio cambio per Montemurro: fuori Beerensteyn che ha subito un colpo al collo e dentro Sembrant poi fuori Lenzini e dentro Dujan. La Juve prova gli ultimi assalti. Julia Grosso libera un sinistro preciso ma la gran parata di Ceasar toglie alla canadese la gioia del gol. La Roma invece non sbaglia e di testa ci punisce 3-2. Occasione in contropiede per chiudere la partita ma le giallorosse non ne approfittano. Sette minuti di recupero non bastano e la Juve perde le speranze di rimontare in classifica. I tifosi della Roma perdono invece una grande occasione per meritarsi il campionato.
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