La Juve vince con Iling e Dusan ammonito. Gravina ci sei?
Dopo i risultati degli scontri diretti del sabato, oggi tocca alla Juve. La trasferta di Bergamo non si può sbagliare perché la quota Champions sale a73 e perché questo è uno scontro diretto. Il risveglio muscolare porta nuove soluzioni ed ecco che Rugani sorpassa Bremer e Milik fa altrettanto con Vlahovic. La Juve non vince contro i bergamaschi da sei partite, è arrivato il momento di invertire la tendenza. Come sempre, non mancano le contestazioni via social all’undici scelto da Max con Tek in porta, Danilo-Rugani e Sandro in difesa, Cuadrado-Fagioli-Loca-Rabiot e Iling a centrocampo, Di Maria e Arkadius in avanti. Il pubblico di Bergamo ci accoglie con il classico JUVE M (come Politano al megafono dei festeggiamenti napoletani) e Danilo precisa ai microfoni “tre punti importantissimi per il nostro obiettivo, gli attaccanti sono tornati e li vedo bene”. L’ Atalanta torna all’antico con Zapata centravanti e viene da 5 vinte nelle ultime 7, noi abbiamo numeri più negativi. Iling-Junior è alla sua prima da titolare: ci deve dare entusiasmo e freschezza. Allegri parla di “normali rotazioni tra oggi e giovedì. La quota Champions si è alzata…” Lo stadio è pieno, la Juve compone il cerchio magico e Locatelli parla alla squadra: partiti. I ragazzi giocano alti e mettono in difficoltà i nerazzurri. Di Maria fraseggia, Iling si propone, i centrocampisti si inseriscono e Milik lotta. Due palle buone per noi con Di Maria che gira il pallone ma non abbastanza e Milik che di testa sfiora il palo su traversone di Cuadrado.
Poi l’Atalanta sale di intensità e iniziamo a soffrire: palo di Scalvini, tante conclusioni dal limite e Pasalic che grazia Tek da ottima posizione in area. I tifosi bianconeri in trasferta, come sempre, spingono e sostengono la squadra. Nota di merito del primo tempo per Daniele Rugani che marca a uomo, ottimamente, Zapata. La ripresa comincia con un nuovo atteggiamento e la Juve sale in cattedra con il contropiede come marchio di fabbrica. Nascono così le azioni più belle con Di Maria che illumina per Rabiot che non aggancia davanti a Sportiello. Poi Iling si inventa il vantaggio recuperando con insistenza un pallone e servendo Adrien, sul rimpallo in area di rigore il giovane 2003 trafigge Sportiello e sigla il suo primo gol alla sua prima partita da titolare. Pogba se la ride in panca ed esplode il settore ospiti. Dopo un giallo a Rabiot che prende netto il pallone arriva il doppio cambio: dentro Pogba e Vlahocic. Il polpo entra con decisione e Dusan sembra carico. Danilo chiude bene su Muriel, Tek deve parare una sola punizione e Allegri manda la squadra al contrattacco. Di Maria ci riprova lanciando Paul che tira troppo centrale. L’Atalanta prova con disperazione a mettere palloni dalla trequarti e Doveri concede 5 minuti di recupero che poi allunga fino a nove , quando il numero 9 colpisce con il più classico dei contropiede servito ottimamente da Chiesa. Si chiude così, con Vlahovic oggetto di cori razzisti che prende il giallo per l’esultanza…aspettiamo con ansia l’intervento di Gravina.
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