La Juve batte la Samp con lo stesso risultato del derby.
La serata della Juventus non inizia sotto i migliori auspici. Non solo la squalifica di Kean e gli stop forzati di Chiesa e Di Maria. Non solo l’infortunio di Alex Sandro e la mancanza prolungata di Milik. A questi cinque si aggiunge il polpo Paul che nella rifinitura mattutina sente un fastidio all’adduttore mentre calcia le punizioni. Forse dobbiamo abituarci all’idea che Pogba lo rivedremo il prossimo anno. Allegri si gioca da subito la carta giovane con Barrenechea confermato in cabina di regia dopo il derby, Fagioli e Miretti dietro l’unica punta rimasta, Vlahovic. La gioventù porta movimento, i due italiani corrono e dialogano, l’argentino dirige il ritmo ma ci sono subito delle avvisaglie negative con la Samp che non riesce a concretizzare due contropiedi su nostri errori. Bonucci sembra rallentare sulle pressioni avversarie, Dusan litiga con il pallone. Bremer e Rabiot ci portano sul doppio vantaggio grazie ai cross di Kostic e Miretti ma la gioia dura poco. Nel giro di un minuto la Samp pareggia con due azioni sulla nostra fascia di sinistra con le palle che giungono a centro area. Il gol di Augello somiglia molto al pari di Djuricic perché sulle deviazioni si trovano smarcati in area di rigore. La Juve sbanda mostruosamente e Barrenechea comincia a non capirci più niente. Vlahovic tocca 33 palloni e ne perde 12. Il primo tempo finisce con l’amaro in bocca per i nostri tifosi che a tratti tornano a fischiare . Doppio cambio all’intervallo con Locatelli per Barrenechea e Cuadrado per Bonucci.
De Sciglio fa il centrale al posto di Leo e Juan gioca alto sulla destra. Il colombiano spinge più di Mattia e iniziano ad arrivare rifornimenti anche da destra. Locatelli mette un nuovo ordine grazie alla sua esperienza. La Juve non riesce a creare palle gol e allora tutta la frustrazione di Cuadrado si sprigiona al minuto 63 quando scaglia un missile alto sopra la traversa ma dopo nemmeno un minuto ci pensa ancora Adrien Rabiot a siglare la doppietta personale con un tiro secco di esterno sinistro. Juve di nuovo in vantaggio e sospiro di sollievo dello Stadium. Poi i cambi azzeccati che producono il recupero palla di Locatelli e il contropiede supersonico di Cuadrado che si guadagna il calcio di rigore. Lo tira Vlahovic che centra in pieno il palo. I compagni lo consolano, i tifosi lo sostengono e sale il coro DUSAN-DUSAN-DUSAN. Una nuova opportunità creata da Miretti per il serbo che spara alto dal limite dell’area della Sampdoria. È l’ultima sgroppata di Fabio che lascia il posto a Soulè. Rabiot cerca di far segnare Vlahovic senza successo. Si vede che ila squadra vorrebbe un gol dal suon centravanti. Ci prova anche Kostic a mettere l’assist ma il tiro di Vlahovic viene deviato in corner. A nove dalla fine ci riprova Cuadrado che prende in pieno la traversa. Bremer non ce la fa più e Allegri lo cambia con Rugani. Ma allo Stadium interessa solo una cosa: il gol di Vlahovic che non arriva perché Dusan colpisce di testa la traversa, sulla ribattuta la gioia è tutta per il giovane Soulè che segna: gioco, partita, incontro!
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