Il successo delle Juventus Women contro il Milan serve a tenere viva la speranza.

La Juventus fa il suo esordio nella poule scudetto battendo il Milan con un 2-0 maturato nella ripresa. Una partita dalle due facce con le rossonere che hanno impegnato seriamente le ragazze di coach Montemurro nel primo tempo dove Piemonte ha graziato PPM calciando alto un rigore ottenuto grazie all’uscita sbagliata del portiere bianconero. Oltre a Boattin, Rosucci, Cernoia e Pedersen la Juve deve rinunciare a con Gunnarsdottir costretta a dare forfait nel riscaldamento. Così salta il piano partita che prevedeva il riposo iniziale di Cristiana Girelli. Il bomber gioca titolare e Bonansea scala a centrocampo con Beerensteyn a destra e Nystrom a fra la punta centrale. Le poche idee di una squadra arrivata in debito di ossigeno nella parte cruciale della stagione sono di Bonansea che si mette in proprio e aziona le sue discese veloci che non riescono però a trovare la conclusione vincente o il servizio per le sue compagne. Il girone che vale lo scudetto non accetta fermate e il coach, sicuramente, ha motivato le sue giocatrici all’intervallo. Il secondo tempo vede una Juve più convincente nelle sue azioni d’attacco e Beerensteyn sale sugli scudi come aveva fatto nel derby d’Italia di coppa. L’antipasto al minuto 52 con una delle sue classiche accelerazioni, conclusione deviata in angolo.

Tre minuti dopo il vantaggio con una corsa che la porta a tu per tu con il portiere grazie alla potenza applicata alla velocità. La Juve trema solo su un errore difensivo dove Bergamaschi colpisce il palo poi il campo si allarga e le bianconere creano diversi contrattacchi che non si traducono in gol. Il Milan resiste e resta in partita. Le Women la chiudono allo scadere grazie ancora a Beerensteyn che si procura un  calcio di rigore. La trasformazione è affidata a Caruso che non sbaglia. Tre punti iniziali che tengono la distanza dalla Roma capolista a meno otto. Il prossimo turno vede ancora un derby d’Italia e la Roma che riposa. Una vittoria ci porterebbe a meno cinque, mettendo una piccola pressione sulle giallorosse. La conferma del titolo  non è impossibile, ma sarebbe veramente un’impresa.