Il pareggio con il Nantes di una Juventus avvilente.
Una Juve poco intensa e pasticciona pareggia la gara di andata valevole per lo spareggio qualificazione di Uefa Europa League che consente di accedere agli ottavi della competizione. Il Nantes gioca con umiltà, sapendo di essere inferiore tecnicamente ai nostri. Gioca ordinato per colpire in contropiede. Allegri schiera a sorpresa ancora il tridente dal primo minuto e viene ripagato dal gol del vantaggio. Un gol che accende lo Stadium: apertura di Angel, sponda di Federico e gol di Dusan. Poi fa tutto Di Maria che corre, sprinta, dribbla, tira da fuori area con violenza e sbatte qualche volta sui giocatori francesi. Un primo tempo di ordinaria amministrazione dove mancano le giocate in regia di Paredes ma questa ,purtroppo, non è una novità.
La Juve del secondo tempo scala indietro, non ci mette intensità e velocità di circolazione. Il pasticcio clamoroso nel gol del pareggio con Rabiot e Chiesa che si scontrano in area, Di Maria che sbaglia e sul contrattacco del Nantes è Bremer che scivola lasciando una prateria a Blas.Ma dobbiamo prendere uno schiaffo per reagire in casa nostra? Traversa e palo di Chiesa con un tiro solo, traversa da corner di Di Maria, poi la girandola dei cambi ma l’assalto della Juve doveva partire quando eravamo in vantaggio. Dovevate schiacciarli in area e fare il secondo gol e invece niente. Poi la farsa finale con il Var che impegna 5 minuti di replay per NON darci un calcio di rigore per un fallo di mano clamoroso su colpo di testa a botta sicura di Bremer. La scusa sarebbe un appoggio di Glaison sulla schiena avversaria. Non so se alla fine resta più avvilente la nostra prestazione o quella dell’arbitro.
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